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(5 Giugno 2003)
Su base annua, in aprile, le retribuzioni sono cresciute dell'1,7%, con una erosione di un punto percentuale dall'inflazione che nello stesso mese è cresciuta del 2,7%.
Rispetto al mese precedente le retribuzioni segnano un aumento dello 0,2%.
Tra i settori che hanno subito tagli superiori alla media del potere d'acquisto, l'Istat evidenzia i trasporti e le comunicazioni; l'energia e petroli; i publici esercizi e gli alberghi.
Peggio di tutti i dipendenti delle assicurazioni e quelli della pubblica amministrazione le cui retribuzioni negli ultimi dodici mesi sono cresciute dello 0,6% e dello 0,5%.
Secondo stime dell'Intesa dei consumatori (Codacons, Adusbef, Federconsumatori e Adoc) un punto di perdita dei salari rispetto all'inflazione corrisponde a 150 euro l'anno di perdita per i redditi fino a 15 mila euro.
Per l'insieme dei lavoratori dipendenti, questo significa una diminuzione del monte salari di 3,168 miliardi di euro.
Centro di documentazione e lotta - Roma
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