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La fatalità dominante

La fatalità dominante

(26 Novembre 2011) Enzo Apicella

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    (Di lavoro si muore)

    Roberto Scavo: morto. Maurizio Stabile: licenziato

    Morire di Posta. E' ormai una storia di ordinaria follia.

    (5 Dicembre 2009)

    I lavoratori postali stanno contribuendo lautamente alla media nazionale dei 3 morti al giorno.

    Il bilancio del 2008 è il più sconcertante: 13 postini e un autista.

    Tra questi il portalettere 20enne di Como Roberto Scavo, ma “fa notizia” oggi, perchè il suo collega Maurizio 50enne è stato licenziato il 19 ottobre 2009 da Poste Italiane SpA, per aver denunciato le condizioni di sfruttamento e insicurezza in cui versano oggi i portalettere.

    Ha fatto del male all'Azienda l'assemblea commemorativa alla presenza dei genitori del ragazzo, sempre in prima fila a ricordare che non esistono morti di serie B e per rompere il muro di silenzio che avvolge le morti di Posta.

    E' una guerra sì: tra produttività e sicurezza, tra soldi ai managers e soldi alla manutenzione dei motomezzi, tra chi corre all'impazzata e chi siede e licenzia.

    Anche in Toscana abbiamo pagato un tributo alto.

    A Prato Giuseppe scendeva dal marciapiede, mentre un autobus l'ha travolto.

    A Lucca 2 portalettere in 4 anni. In particolare alla seconda postina,33 anni con due figli e un marito, era richiesto un lavoro di 6 ore dafare in 3 ore (la durata del suo part time quotidiano), il giorno prima di morire aveva un occhio molto gonfio e non ha dato ascolto ai colleghi di curarsi. Il giorno dopo si è schiantata addosso a una macchina che è passata col rosso e che è spuntata dalla parte dove lei aveva l'occhio gonfio...

    Al Cmp di Firenze avevamo salutato da qualche anno un nostro collega che pur di tornare al sud fu disponibile a fare il portalettere, non l'avremmo più visto.

    Fatalità...è un termine che non dovrebbe esistere nel vocabolario dei morti sul lavoro. Ed è sempre da quelle morti che si dovrebbe partire quando si parla di sicurezza .

    E invece le Aziende si accaniscono con la demagogia delle scarpe antinfortunistica e l'abbigliamento. Lo fanno per negare il legame indissolubile con l'organizzazione del lavoro, i carichi di lavoro, i tagli di posti di lavoro, la gerarchizzazione, il mobbing eretto a sistema delle relazioni.

    Ed è proprio di questo che parla l'ultimo progetto di Poste Italiane SpA: tagli, prima 10.665 poi 1.500 in meno, aumento dei carichi di lavoro, aumento delle figure di controllo.

    ASSEMBLEA NAZIONALE A FIRENZE
    DOMENICA 13 DICEMBRE
    dalle h. 12.00 alle 17.00 DOPOLAVORO FERROVIARIO


    via Alamanni 6, a 1 minuto dalla Stazione Centrale, uscendo lato binario 1 a destra (pranzo al sacco garantito)

    Per informazioni: cobasptf@tin.it nostrocosmo@libero.it

    SLAI COBAS POSTE

    Fonte

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