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Egitto. Per quanto ancora?

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(29 Luglio 2013) Enzo Apicella

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Con i nuovi coefficienti previdenziali arrivano salassi per gli under 40

e le inevitabili lacrime di coccodrillo

(28 Dicembre 2009)

Lacrime di coccodrillo quelle "versate" dal Nidil Cgil che " ha inviato -alla vigilia del Natale- ai più alti rappresentanti istituzionali una lettera per chiedere la sospensione dell’adozione dei nuovi coefficienti di calcolo previdenziali e l’istituzione della commissione per la verifica dei criteri che determinano i coefficienti stessi, come previsto dal Protocollo sul Welfare del 23 luglio 2007

Lacrime di coccodrillo perchè la Cgil sottoscrisse quel protocollo enonostante l'opposizione di tanti lavoratori e studenti (ricorderete i fischi a Bertinotti ed Epifani alla Sapienza repressi a maganellate)
Dal 1° gennaio 2010 e con cadenza triennale PARTIRA’ un adeguamento al ribasso dei cosiddetti coefficienti di trasformazione, cioè UNA RIDUZIONE di quei numeretti che moltiplicati per i contributi effettivamente versati dal singolo ridurranno nettamente il valore dei futuri importi pensionistici. La perdita per gli attuali quarantenni è al’incirca di un 3-4.000 euro annui e per i nuovi assunti di oltre 5.000 euro. Con il passar degli anni, le perdite saranno ancora più consistenti. Eppure in passato ci avevano parlato di tali riforme come di una necessità per salvaguardare il futuro previdenziale delle giovani generazioni.

Tali coefficienti sono legati all’età anagrafica : ora a 57 anni il coefficiente di trasformazione è 4,720 e nel 2010 sarà 4,419 con un calo del 6,38%; a 65 anni si passa dall’attuale 6,136 al prossimo 5,620 con un calo dell’8,41%) ed in percentuale la perdita è maggiore se si resta più anni al lavoro.

Il vero problema è rappresentato dal sistema di calcolo previdenziale, dalla cancellazione del sistema retributivo che consentiva alle pensioni un calcolo più vantaggioso. Avere sottoscritto controriforme previdenziali negli anni scorsi significa condannare oggi i neo assunti e i precari ad una pensione da fame.
E di questo la Cgil porta tutte le responsabilità, per questo gli obiettivi di ieri rimangono attuali ancora oggi ossia pensione a 35 anni e calcolo retributivo per tutti

Confederazione COBAS Pisa

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