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Arrivano gli aiuti. Rotto l'infame assedio di Gaza

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(7 Gennaio 2010) Enzo Apicella

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Rifiutato l'ultimatum delle autorità egiziane. La Gaza Freedom March non rinuncia ai propri obiettivi

Giovedi 31 dicembre, ore 16.00 manifestazione sotto l'ambasciata italiana a Roma

(31 Dicembre 2009)

La Gaza Freedom March sta affrontando una sfida politica sul campo molto difficile. Per questo riteniamo che gli attivisti bloccati dalle autorità egiziane abbiamo in questo momento bisogno di tutto il nostro sostegno. A tale scopo è stata convocata una manifestazione giovedi 31 dicembre alle ore 16.00 davanti all’Ambasciata dell’Egitto a Roma in via Salaria 267. Una manifestazione analoga si terrà anche a Parigi.

La situazione sul campo è ancora molto difficile con le delegazioni bloccate al Cairo e il governo egiziano che ha lanciato “una polpetta avvelenata” sul percorso della Gaza Freedom March, ponendo un ultimatum per ieri sera per una delegazione ristretta e di carattere umanitario a cui sarebbe consentito l’ingresso a Gaza. Questa proposta era emersa anche nei colloqui che abbiamo avuto ieri pomeriggio alla Farnesina, segno evidente che era il punto su cui si erano attestate le autorità egiziane e le diplomazie dell’Unione Europea.

Questa proposta è stata oggetto di una discussione amplia e tumultuosa conclusasi in alcuni casi alle 2.00 di notte e che ha visto le delegazioni – inclusa quella italiana – rifiutare l’ultimatum. Purtroppo gli articoli comparsi questa mattina su Il Manifesto e Liberazione sono andati in stampa prima che la discussione giungesse alla conclusione di respingere la “polpetta avvelenata” lanciata dalle autorità egiziane. Ciò ha creato in Italia un po’ di confusione che ci vediamo costretti e rettificare con urgenza.
Questa mattina i pullman messi a disposizione dalle autorità egiziane sono stati “disertati” dagli attivisti della Gaza Freedom March che hanno scelto di tenere il punto politico sull’obiettivo della marcia: rompere l’assedio di Gaza e creare le condizioni affinchè il valico di Rafah non venga sigillato seppellendo un milione e mezzo di palestinesi dentro una prigione a cielo aperto.
Oggi è in corso una assemblea plenaria delle delegazioni al presidio in corso da giorni sotto l'ambasciata francese per discutere e decidere le iniziative nelle prossime ore e nei prossimi giorni.

I nostri compagni in queste ore sono stati costretti a discussioni e decisioni difficili ma che ci sentiamo di condividere pienamente. La battaglia sulla fine dell’assedio di Gaza è una battaglia di enorme valore politico e morale.
Invitiamo tutti ad accentuare le pressioni sul governo egiziano ormai pienamente corresponsabile dell’assedio di Gaza e contemporaneamente a dare vita ovunque sia possibile ad iniziative che ricordino i crimini di guerra commessi dalle truppe israeliane a Gaza un anno fa.

A Gaza è in gioco la libertà e la dignità di tutti

Il Forum Palestina

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