">
Posizione: Home > Archivio notizie > Capitale e lavoro (Visualizza la Mappa del sito )
(3 Gennaio 2010)
Secondo le stime del Sole 24 Ore, la riduzione potrebbe essere tra lo 0,8% e il 3,7%, a causa dei nuovi coefficienti per i trattamenti di vecchiaia calcolati con il sistema misto o contributivo.
La Cgil calcola che con l'applicazione automatica dei nuovi coefficienti di calcolo si perderà, il 3-4% della pensione rispetto a chi va in pensione oggi con il sistema misto (contributivo-retributivo). Non sono toccati tutti quelli che al 31 dicembre 1995 avevano almeno 18 anni di contributi. Questi rientrano nel sistema retributivo e per questo il loro trattamento pensionistico sarà migliore. La perdita secca sarà ancora più consistente per coloro che andranno in pensione con il sistema contributivo.
Per la Cgil, occorrerebbe ripristinare i precedenti criteri di calcolo. Si garantirebbe così un rendimento delle future pensioni non inferiore al 60% dell'ultima retribuzione.
A subire i contraccolpi più forti saranno i lavoratori che andranno in pensione con il solo sistema contributivo (chi ha cominciato a lavorare dopo il primo gennaio 1996).
Un esempio per tutti: una lavoratrice nata il 20 giugno del 1949 con 30 anni di contribuzione, con l'applicazione dei nuovi coefficienti perde 55 euro al mese di pensione pari a 715 euro l'anno nel sistema misto e ne perde 106, ovvero 1.378 l'anno, nel sistema contributivo.
Ma chi ha sottoscritto i nuovi coefficienti?
La CGIL, e ovviamente CISL, UIL con la firma del Protocollo sul Welfare del 2007!
Lo stesso Protocollo che doveva stravincere al cosiddetto referendum, anche a costo dei noti brogli messi in campo vergognosamente, a conclusione di una forsennata campagna manipolatoria di massa condotta unitariamente col padronato e il governo. Tra le tante panzane di quella campagna, venne inserita anche quella che sosteneva che il Protocollo garantiva un rendimento delle future pensioni non inferiore al 60% dell'ultima retribuzione.
Perché tutto ciò? La ragione di queste amnesie e di questi repentini cambi di linea è molto semplice! La CGIL è (era) in piena campagna “elettorale”. Finita la festa e gabbato lo Santo… ritorneranno le amnesie di sempre!!!
Sin.Base
11329