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Ipercgil… L’idra a due teste

Coop e sindacati confaziendali

(15 Gennaio 2010)

Dietro le melense pubblicità “la Coop sei tu” scopriamo invece che la Coop sono sempre i soliti padroni. È di questi giorni le rivelazioni della stampa che: “la Coop Lombardia aveva assoldato agenzie di intercettazioni per spiare illegalmente i propri dipendenti. Emerge una inquietante vicenda di microspie nei luoghi dove si lavora. In diverse coop in Lombardia sono state piazzate telecamere nascoste e sistemi di registrazioni audio per spiare i movimenti, le parole, i segreti, la vita privata di decine e decine di dipendenti. Occhi nascosti, piazzati negli uffici, nei box office, nei punti vendita, persino ai piani nobili della direzione centrale di Coop Lombardia. Venivano installati anche impianti di intercettazione nei centralini dei supermercati che registravano ogni telefonata. Centinaia e centinaia di conversazioni che venivano ascoltate, filtrate e vagliate. Da quelle innocenti sull’influenza dei figli di qualche dipendente sino alle storie di amori e amanti tra colleghi, di scontri tra cordate avverse di manager”(quasi 300 mila euro spesi per gli spioni da “ la Coop se tu”. Tanto come cliente li paghi tu).

Oltre a dover dare con ciò, motivate spiegazioni ai propri dipendenti (le intercettazioni e le spie sono la routine che attuano da sempre i padroni), la Coop si sente disturbata di doversi ritrovare anche in azienda sindacati scomodi ai loro interessi. Appena hanno il sentore che i lavoratori tentano di sviluppare progetti di autorganizzazione sindacale per scrollarsi di dosso il confederume sindacale, entra in azione l’Idra IPERCGIL.

L’azienda Coop fa i suoi sporchi profitti sulla pelle dei propri dipendenti come tutti i padroni di questo mondo, con l’utilizzo smodato di contratti a tempo determinato, finte cooperative, una jungla di part-time e lavoro straordinario, domeniche lavorative obbligatorie, aumento dei carichi e ritmi di lavoro, turni di lavoro flessibili alle casse, salari taglieggiati da accordi sindacali infami, sindacati e sindacalisti di comodo in azienda, capi e capetti che vessano i lavoratori al fine di renderli più deboli, e di costringerli all’obbedienza servile. I ravanelli della CGIL stanno attenti a non disturbare e a stemperare le sbavature conflittuali che dovessero sorgere.

Lo Slai Cobas è un sindacato scomodo per i padroni e i confaziendali, e lorsignori lo sanno bene, perchè vedono minare i loro interessi di bottega, ed intacca il ruolo dei mestieranti sindacali retribuiti a tempo pieno, che dietro lo schermo di un fittizio carattere antagonistico, in realtà sono addomesticati agli interessi padronali.

L’azienda si sceglie i sindacati che gli fanno più comodo. I lavoratori dell’IPERCOOP di Crema attraverso l’autorganizzazione sindacale SLAI Cobas, proveranno ad arginare questa porcheria, per una ripresa della lotta per la propria dignità ed emancipazione, a difesa dei propri diritti.

Ultimamente l’IPERCGIL si è sentita minata nel suo potere quando il sindacato scomodo SLAI Cobas ha dichiarato anche l’intenzione di organizzare all’interno dell’IPERCOOP di Crema le elezioni RSU e RLS. Sanno bene, e per questo ne hanno paura, che anche le elezioni per i rappresentanti sindacali in azienda potranno sancire la loro sconfitta, altroché non si spiega tutto questo fervore antisindacale nei confronti dei lavoratori/trici dell’IPERCOOP di Crema, che tentano di cambiare rotta alla decadenza filo padronale dei confaziendali e per ripristinare la tutela dei propri diritti.

La linea della Coop Lombardia è quella di smorzare sistematicamente le nostre richieste insabbiando nel silenzio ogni cosa. I loro rapporti “sindacali” si rivolgono solo verso quelli che loro chiamano “i sindacati tradizionali”. Noi invece saremmo quelli “nuovi” e quindi veniamo curati nella loro attività antisindacale direttamente dal “Comando Centrale Coop Lombardia” a Milano.

Abbiamo avviato regolarmente la consultazione per le elezioni RSU e RLS in azienda nel rispetto dei loro accordi, ma questo non è bastato, e allora meritano solo un bel conflitto campale attraverso lo sciopero (quello vero). L’IPERCGIL è un idra a due teste, una parte nega formalmente l’avvio della consultazione attraverso le elezioni sindacali, non fornendo gli elenchi degli aventi diritto al voto e di un locale idoneo per la commissione elettorale per espletare le funzioni del loro mandato, l’altra fa “melina”, ammette che andrebbero effettuate le elezioni delle RSU (ormai scadute da più di un anno), ma le rinvia sine die, prevedendo un risultato catastrofico. In questi giorni fanno girare la voce che alle future elezioni parteciperanno solo i propri fidati tesserati ... La Coop Lombardia gongola verso i suoi più fidi servi. Lo SLAI Cobas e i lavoratori oltreché ricorrere in giudizio, inviterà i dipendenti della IPERCOOP di Crema a recidere le teste dell’Idra, ed attuare forme di lotta e scioperi che ristabiliranno formalmente i rapporti di forza, anche attraverso campagne di boicottaggio dei prodotti Coop.

I lavoratori e le lavoratrici dell’IPERCOOP di Crema
in questa battaglia, non saranno lasciati soli

SLAI COBAS CREMONA

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