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(17 Gennaio 2010) Enzo Apicella
Il presidente Napolitano omaggia Craxi come "statista", i sindaci Alemanno e Moratti gli intitolano vie a Milano e Roma

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    Hammamet: fondazione della Terza Repubblica.

    (16 Gennaio 2010)

    Tra domani e martedì prossimo, ad Hammamet ed al Senato nascerà la Terza Repubblica con un messaggio benedicente di Giorgio Napolitano intestato alla memoria di Bettino Craxi. Il 2010, anno fatidico delle "riforme" che modificheranno profondamente la Costituzione, si apre con la sacralizzazione del Padre della nuova Italia dei Palazzi. La destra al potere si è impadronita del tutto della memoria di Craxi e ne fa il Padre fondatore della sua gloria al Potere. Fabrizio Cicchitto, Margherita Boniver, Gianni De Michelis, Renato Brunetta, Maurizio Sacconi, tanti, tantissimi dirigenti del team berlusconiano che ha rivoltato l'Italia "come un calzino"e ne ha fatto il luogo eletto della asocialità, del disprezzo per i non denarosi,della persecuzione etnica sancita da leggi che riecheggiano sinistramente quelle razziali di Mussolini saranno presenti ad Hamammet e daranno il tono alla manifestazione. Martedi, poi, Berlusconi in persona si presenterà al Senato per rivendicare tutta l'eredità di Craxi dal decisionismo alla repubblica presidenziale alla unificazione dei poteri sotto il controllo del Capo del Governo. Il Capo dello Stato diventerà una figura priva di qualsiasi potere. La Penisola sarà divisa in venti staterelli che aumenteranno la soma dei contribuenti per il mantenimento di una casta politica sempre più costosa e sempre più ingorda di privilegi. Uno dei figli di Craxi, Stefania, sarà la madrina di questa novità ma non conterà assolutamente niente e si dovrà accontentare di qualche piccolo benefict. Non ha forse raccontato Bobo che il padre un giorno si è lamentato di Berlusconi dicendogli "con lui dovevi stare con il cappello in mano?" L'ameba berlusconiana inghiottirà la memoria di Craxi e ne farà un monumento della propria vittoria.

    I socialisti presenti ad Hammamet non saranno niente di più che mere comparse. La fusione craxismo-berlusconismo non prevede che qualche piccola nicchia dentro la destra in cui il leghismo conta assai di più di loro e della componente "moderata" e "civile" rappresentata da Fini. Questa grande operazione di ricordo, rimembranza, vuole umiliare quella parte dell'Italia non ancora del tutto sconfitta che ritiene la Giustizia e l'Eguaglianza valori che non possono essere mortificati.

    Con l'operazione "decennale" il lascito del glorioso Partito Socialista Italiano che non ha saputo separarsi dal craxismo passa alla destra berlusconiana. Il tutto avviene con il consenso degli excomunisti del PD che non saranno ad Hammamet, saranno alla cerimonia del Senato, ma hanno fatto sapere di essere d'accordo nella revisione del giudizio su Craxi. Revisione che hanno fatto da un pezzo se oggi è possibile la presentazione di una interrogazione bipartisan per il caso Del Turco.

    Un altro autorevole esponentedel PD ha chiesto la revisione del sussidio di disoccupazione che che a suo parere farebbe impoltronire i lavoratori. Sulle privatizzazioni comprese sanità, scuola e servizi locali PD e Pdl da tempo la pensano allo stesso modo.

    Nessuna diversità ideologica e politica li distingue. Il Regime è pronto con una maggioranza nei Palazzi che sfiora il novanta per cento. Non è detto però che questa percentuale sia anche quella della società italiana.

    Pietro Ancona

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