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(10 Gennaio 2010)
La malavita organizzata, al servizio delle classi proprietarie, ha sparato ai lavoratori immigrati a Rosarno, in Calabria, ferendone alcuni.
I braccianti africani, costretti a lavorare per salari da fame, a vivere in condizioni disumane, ricattati e vessati dalla mafia e dai caporali, si sono ribellati. E’ la rivolta dei moderni schiavi, giustificata dalla violenza e dalla discriminazione che subiscono quotidianamente.
«Sparategli addosso!», è la risposta della canea reazionaria che dopo aver approfittato a piena mani del super-sfruttamento ora reclama la pulizia etnica. E il ministro leghista Maroni soffia sul fuoco razzista affermando che “i clandestini sono troppo tollerati”, per mettere uno contro l’altro lavoratori italiani e stranieri.
Nostro dovere è stare a fianco dei braccianti immigrati, parte integrante del proletariato, contro la mafia e il governo reazionario Berlusconi.
Esigiamo il diritto di cittadinanza e la loro regolarizzazione, il ritiro del “pacchetto sicurezza” e della "direttiva della vergogna", la chiusura dei CIE! No alla deportazione!
Lavorano qui, vivono qui, restano qui!
Assemblea il 24 gennaio a Roma, alle ore 10.00 in Via de Lollis, per organizzare una giornata di mobilitazione nazionale e dar seguito alla manifestazione dello scorso ottobre.
Piattaforma Comunista
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