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(7 Marzo 2010)
L’approvazione da parte del Senato del disegno di legge 1167-B è un atto
gravissimo e vergognoso. Perché:
- è possibile assumere lavoratori con contratti individuali “certificati” da apposite commissioni, derogando in peggio rispetto alle leggi e ai contratti collettivi;
- è possibile rinunciare all’atto dell’assunzione – cioè quando ogni persona è maggiormente ricattabile - alla tutela del giudice ed accettare che su ogni controversia decida un collegio arbitrale, senza che questo abbia l’obbligo di rispettare leggi e contratti collettivi;
- il giudice, anche per il residuale esercizio della propria funzione, vede drasticamente ridotti i propri poteri e nelle cause di licenziamento deve comunque tener conto di quanto contenuto nei contratti certificati;
- vengono ridefiniti i termini per l’impugnazione dei licenziamenti, per i contratti a termine, per le collaborazioni, rendendo assai più difficile l’esercizio dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori. In particolare per i precari.
Dietro le norme farraginose c’è un obiettivo preciso: rendere donne e uomini pura merce ricattabile, nella totale discrezionalità dell’impresa.
Diciamogli di NO. Costruiamo l’opposizione.
Promuoviamo il referendum contro la precarietà
e per difendere l’articolo 18!
Federazione della Sinistra
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