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(28 Novembre 2011) Enzo Apicella

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Dalla Cgil allarme lavoro. In crisi le principali aziende, in pericolo 28.000 posti

(18 Marzo 2010)

300 lavoratori delle principali aziende in crisi del paese si sono uniti ai lavoratori di Agile ed Eutelia che da giorni presidiano la Camera dei Deputati dove ora sono in discussione le “misure urgenti da adottare per contrastare la crisi economica in atto”...

Dopo la riuscita dello sciopero del 12 marzo la Cgil chiede di “fermare i licenziamenti, garantendo la prosecuzione e il prolungamento degli ammortizzatori sociali, l’incremento del reddito per i lavoratori in Cig, l’aumento dell’indennità di disoccupazione, l’estensione delle tutele ai precari”. Il più grande sindacato italiano sottolinea la grave situazione che soffre l’Italia, con un tasso di disoccupazione oltre l’8% e con le principali aziende in stato di crisi. Ecco una mappa, sicuramente non esaustiva, delle aziende in crisi e dei posti di lavoro a rischio o già andati perduti.

FIAT AUTO: annunciata chiusura di Termini Imerese - 1.500 lavoratori coinvolti più l'indotto.
ANTONIO MERLONI: elettrodomestici in legge Marzano - 3.000 lavoratori coinvolti.
IT HOLDING: abbigliamento, in amministrazione controllata - 1.700 lavoratori a rischio di cui 800 a Isernia.
MARIELLA BURANI: abbigliamento, in liquidazione - 2.200 lavoratori a rischio.
VINYLS: ciclo del cloro, 150 lavoratori in Cigs, impianti fermi nei 3 siti: Porto Torres, Marghera e Ravenna - 470 lavoratori coinvolti.
VIDEOCON ANAGNI: televisori - Cassa integrazione a zero ore per 1.300 lavoratori.
EURALLUMINA: produzione materia prima di allumina - 1.000 lavoratori in Cassa integrazione a zero ore.
BASELL (ex Montedison): propilene, la multinazionale americana ha comunicato la chiusura dello stabilimento di Terni - 140 lavoratori diretti, tra indiretti e indotto sono coinvolti altri 800 lavoratori
GLAXO: Verona, multinazionale ha annunciato la chiusura del centro ricerche di neuro psichiatria - il centro occupa 550 ricercatori più 200 addetti ai servizi
MERCK SHARPE & DOHME: Pomezia, a luglio chiude i battenti e per i dipendenti della Irbm di Pomezia scatta la cassa integrazione - 150 ricercatori in cassa integrazione
PFIZER: Nerviano, farmaceutica. Nel 2008 vende all'islandese Actavis Group - 340 dipendenti in organico continuano a lavorare a rotazione nello stabilimento alle dipendenze della nuova società
EX EUTELIA (AGILE): servizi informatici, metà dei dipendenti rischiano il licenziamento su un totale di 8.500
ALCOA: la multinazionale americana di alluminio annuncia la chiusura a novembre. Accordo per la continuità produttiva fino ad Agosto 2010 - vertenza coinvolge 1.500 lavoratori più l'indotto.
ITALTEL: annunciato un piano di ridimensionamento delle attività nelle sedi di Milano, Roma e Palermo - 850 esuberi
FINMECCANICA: 1.500 lavoratori a rischio cassa integrazione nel comparto dell'Aeronautica, in alcuni settori della difesa e nello Spazio
FINCANTIERI: lavoratori in Cassa integrazione sono attualmente circa 700, saliranno a 1.200 a metà anno per arrivare a 1.600 a fine 2010
YAMAHA: Brianza, annuncia di trasferirsi in Spagna - 66 dipendenti che dovevano essere licenziati ottengono la cassa integrazione
NOKIA: Cinisello Balsamo e Cassina de Pecchi, annunciato trasferimento a Dallas - 350 dipendenti dalla cassa integrazione a zero ore a rotazione per tre mesi
ALCATEL: Battipaglia - 400 lavoratori a rischio
ERIDANIA-SADAM: previste procedure di messa in mobilità per i 330 dipendenti
OMSA (Gruppo Golden Lady): collant, 340 dipendenti di cui 320 donne, decisa la chiusura dello stabilimento di Faenza per trasferire le macchine nello stabilimento in Serbia. Accordo al Ministero dello Sviluppo per l'attivazione di un presidio produttivo per 80 persone a rotazione e Cigs. Impegno alla riconversione industriale per la rioccupazione.

Si tratta di circa 28.000 lavoratori che sono in situazione di estrema difficoltà, o per la perdita totale del posto di lavoro o perché in cassa integrazione.

Mercoledì 17 Marzo 2010

DirittiDistorti

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