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Ce la faremo

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(11 Novembre 2011) Enzo Apicella

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(Flessibili, precari, esternalizzati)

Venezia. Basta esternalizzazioni!

Solidarieta' ai lavoratori di Ca' Foscari! Solidarieta' ai lavoratori dei musei civici!

(24 Marzo 2010)

L’assenza oramai cronica di strategie sindacali credibili demanda la soluzione delle vertenze occupazionali alle aule dei tribunali, viene così meno l’organizzazione delle Lotte nei cantieri. “Vincere” delle battaglie a colpi di carte bollate, non facilita un processo cosciente e generalizzato di difesa delle condizioni di lavoro e il fenomeno delle esternalizzazioni lo dimostra appieno.

L’introduzione del lavoro subordinato, sottopagato e/o a tipologia discontinua si dimostra una logica perdente perché fa ricadere sui contribuenti il costo dei ricorsi delle ditte escluse dalle gare d’appalto, nonché le forme di sussistenza dei precari che eventualmente percepiscano l’indennità di disoccupazione, in attesa di un posto di lavoro sempre più incerto.
La situazione delle portinerie a Ca’ Foscari ne è la riprova.

La cosiddetta politica del “contenimento della spesa” sui servizi di base da parte degli enti pubblici, che appaltano al massimo ribasso a imprese private la gestione di attività essenziali, si rivela un fallimento soprattutto per i lavoratori. È di questi giorni la notizia del taglio di oltre 15.000 ore nei Musei Civici Veneziani con conseguente inaccettabile decurtazione salariale.

Non solo il risparmio a seguito dell'esternalizzazione non c'è, ma la mancanza di tutela che l’amministrazione pubblica e le varie fondazioni (Musei Civici in primis) dimostrano nei confronti degli operatori della Cultura favorisce la speculazione contrattuale. In realtà i "risparmi" di spesa vengono pagati dall'ultimo anello della catena sociale e vanno ad ingrassare le tasche di Presidenti ed Amministratori "amici".

Le categorie contrattualmente più deboli sono costrette ad una assurda competizione tra poveri che le conduce al risultato voluto dai padroni: la frammentazione sempre più drammatica della classe lavoratrice.
Nessuna delle cordate politiche, che in questi giorni si contendono il voto dei cittadini, si è espressa in merito. Un silenzio che suona allarmante per le migliaia di precari che si dibattono nel mercato del lavoro ormai ostaggio di politiche trasversali di sfruttamento selvaggio.

A TUTTO QUESTO BISOGNA DIRE BASTA! BASTA TAGLI ALLE BUSTE PAGA!
BASTA PRECARIETÀ!

Siamo dunque:

-PER LA STABILIZZAZIONE DI TUTTI I LAVORATORI PRECARI
-PER DIRE BASTA ALLA CONTINUA POLITICA DEGLI APPALTI, ALLE ESTERNALIZZAZIONI, AI RAPPORTI DI LAVORO "ATIPICI", ALLE DIVERSE FORME DI "CAPORALATO" E AL LAVORO IN NERO
-PER LA COSTRUZIONE DI COORDINAMENTI TERRITORIALI
-PER LA COSTRUZIONE DI MOBILITAZIONI GENERALI TERRITORIALI E NAZIONALI UNIFICANTI PER TUTTE LE LOTTE

Coordinamento dei Lavoratori della Cultura in Lotta

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