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(31 Luglio 2011) Enzo Apicella

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Firmato il contratto della gomma plastica: anche qui passa la controriforma del sistema contrattuale

(23 Marzo 2010)

E’ stato firmato il contratto dei lavoratori della gomma plastica e come al solito tutti i dirigenti sindacali, compresi quelli della Filctem-Cgil, considerano questo risultato come il massimo e il meglio possibile.

In realtà anche qui, come negli altri contratti firmati unitariamente:

- Passa la nuova struttura contrattuale con il contratto nazionale che dura tre anni con i 7 mesi di blocco per gli scioperi tra un contratto e l’altro, con la totale variabilità del salario aziendale.

- Si riducono i diritti e gli spazi di contrattazione, sia collettivi che individuali. Infatti la contrattazione aziendale viene bloccata per 12-18 mesi, a seconda delle scadenze, mentre il leggero incremento dei salari superiore all’Ipca è, come spiegano la Cisl e le imprese, pagato integralmente dalla maggiore flessibilità del lavoro.

- Si conclude il contratto senza una vera consultazione dei lavoratori, basata sul referendum, ma con il solito sistema della raccolta dei voti e dei pareri nelle assemblee.

In particolare nel contratto della gomma plastica si introduce un principio profondamente negativo per i lavoratori del settore ma anche per tutti gli altri: le riduzioni di orario di lavoro, frutto di tanti anni di lotte e conquiste, vengono legate alla presenza in fabbrica. In questo modo la riduzione dell’orario diventa una sorta di premio di presenza.

Si capisce perché la Confindustria consideri molto positivamente questo risultato.

Ancora una volta si dimostra che i contratti svolti con il nuovo sistema contrattuale, frutto dell’accordo separato del 22 gennaio 2009, producono una riduzione del salario e dei diritti. I 100 euro di aumento sui minimi in tre anni, largamente scaglionati, sono proporzionalmente meno di quanto la gomma plastica ottenne nei contratti precedenti che duravano due.

A questo punto solo i metalmeccanici restano con un contratto separato, mentre tutte le altre categorie hanno un contratto unitario all’interno del nuovo sistema. La Confindustria ha più volte espresso la propria soddisfazione per questo risultato, anche perché è ottenuto in gran parte senza nemmeno un minuto di sciopero.

La Rete28Aprile considera sbagliata la scelta di rientrare dalla finestra in un sistema contrattuale che, oramai è chiaro, impone accordi dove è più quello che si restituisce che quello che si ottiene. Bisogna andare avanti sul no al sistema contrattuale del 22 gennaio, così come hanno fatto i metalmeccanici della Fiom, altrimenti, un po’ alla volta, il contratto nazionale di lavoro verrà sostituito dalla totale flessibilità e dalla precarietà del salario, delle condizioni di lavoro, dei diritti.

La Rete28Aprile nella Cgil dice no al contratto della gomma plastica

Roma, 22 marzo 2010

Rete 28 Aprile nella Cgil per l’indipendenza e la democrazia sindacale

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