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IL PANE E LE ROSE - classe capitale e partito
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Liberali e populisti falliscono contro le destre.

(30 Marzo 2010)

Un risultato elettorale di rafforzamento politico della coalizione di governo nel pieno di un’enorme crisi sociale -caso unico in Europa- misura il fallimento delle opposizioni liberali e delle sinistre ad esse subalterne.

In assenza di una vera opposizione e mobilitazione di classe, le difficoltà del berlusconismo al Nord sono state capitalizzate a destra da un avanzata della Lega, che conquista il Piemonte e allarga i suoi avamposti in centro Italia; parallelamente la catastrofe annunciata dei principali governi borghesi di malaffare del centrosinistra a Sud (Campania e Calabria) -purtroppo sostenuti da tutte le sinistre- ha aperto la strada alla rivincita berlusconiana. L’eccezione della Puglia è essenzialmente determinata dalla divisione interna al campo del centrodestra. Mentre la crescente astensione operaia e popolare, su entrambi i versanti, esprime l’irriconoscibilità dei due poli borghesi agli occhi di ampi settori sociali.

Gli stessi stati maggiori del centrosinistra, che due anni fa col disastro del proprio governo regalarono l’Italia a Berlusconi, oggi mantengono in sella Berlusconi col disastro della propria "opposizione". La miscela di un’opposizione liberale che ammicca a Confindustria, di un populismo giustizialista che fa il megafono della magistratura, di sinistre parolaie subalterne ad entrambi per fame di assessori, non sposta i rapporti di forza con la destra reazionaria. Mobilita l’opinione democratica e ampie fasce di popolo della sinistra, ma non gli strati più profondi della classe operaia, delle masse sfruttate, delle loro ragioni sociali. Privandole di un riferimento indipendente e di un programma di lotta riconoscibile.

Solo una lotta di massa e radicale della classe operaia contro il Governo e il padronato, su un proprio programma unificante, può unire le ragioni sociali e democratiche, incrinare il blocco sociale delle destre, aprire la via di un’alternativa vera. Solo l’unità d’azione delle sinistre politiche e sindacali, attorno ad un polo di classe indipendente, alternativo a centrodestra e centrosinistra, può lavorare a questa svolta.
Il PCL, che escluso da una legge elettorale truffa si è schierato ovunque e sempre contro i due poli, si batterà per questa svolta di autonomia, unità, radicalità del movimento operaio e di tutti i movimenti di lotta.

Partito Comunista dei Lavoratori

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