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No more wars

No more wars

(21 Maggio 2012) Enzo Apicella
Manifestazione a Chicago contro il vertice Nato

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    (Il nuovo ordine mondiale è guerra)

    Antimperialisti e "antimperialisti"

    (5 Aprile 2010)

    Se la verità non è libera, la libertà non è vera.
    (Roberto Benigni a "Raiperunanotte")

    Ci sono lettori che sono intervenuti sul post "E' primavera, fioriscono i terrorismi di Stato", scrivendo all'ottimo sito come donchisciotte, piuttosto che scrivere sui commenti di questo blog. Tra costoro ho trovato degli autentici saltatori con l'asta della logica. "Antimperialisti" che, tuttavia, sussumono tutti i paradigmi imperialisti testi a decerebrarci e ad agevolare così il rullo compressore planetario: Il criminale Milosevic, l'assatanato di potere Chavez, il mostro Saddam, i dietrologi paranoici...

    Sono con ogni evidenza persone che pensano di camminare libere e non si accorgono che trascinano una gamba nei liquami tossici della propaganda di satanizzazione del nemico. E i liquami salgono alla testa. Sono perlopiù persone che non si sono mai sognate di porre al confronto con le "verità" di Clinton, Bush, Obama, D'Alema, Berlusconi, Fassino, Bertinotti, Tg, Corrieri e Repubbliche e bipartisanato vario, la testimonianza, i documenti, le dichiarazioni, le prove provenienti dall'altra parte. Che so il Baath iracheno, Fidel, Chavez, la giunta di Myanmar, i tibetani cui non garba il Dalai Lama, Milosevic e il governo serbo. Oppure l'infinita schiera di giornalisti, politici, investigatori che, perlopiù in libri e internet, sostengono le tesi di costoro. Perlopiù con un tasso di affidabilità un po' più solido di quello dei trombettieri delle turlupinature di Impero e relative vivandiere. Magari anche loro spareranno qualche cazzata. Il dubbio è sempre lecito e anche doveroso. Poi però deve seguire il confronto e l’accertamento. Cosa che i nostri sinistri fiduciari della disinformazione non fanno mai. Dell’universo cazzaro di quelli del nostro emisfero, invece, abbiamo contezza e certezza assoluta. Da Gesù a Osama (ascoltavo stamane alla radio l’obbrobrio della messa pasquale: quale concentrato di menzogne, superstizione, ricatti, intimidazioni, prevaricazioni, baggianate, perfide scaltrezze, ipocrisie indecenti! Fossero solo Ratzinger e i preti pedofili! E’ tutta l’architettura teorico-pratica che è marcia criminale). Tendenzialmente e per ovvie ragioni, ce lo conferma la storia e ce lo ribadisce ogni giorno la cronaca, è la vittima (se è vera e non falsa come Israele, o il guitto mannaro colpito da odio e statuette) che dice la verità ed è il carnefice che deve mentire.

    Vedi Sebrenica. O vedi i dati delle condizioni del proletariato e sottoproletariato venezuelano prima di Chavez e oggi. Nonchè il rapporto con i colonialisti. O vedi il pluralismo democratico profondamente rispettato da Milosevic (20 partiti, tutti liberi, spesso al governo delle maggiori città, 18 foraggiati da Germania e Usa, la prima televisione in mano a monarchici filo-Usa), un capo di Stato aggredito con il suo popolo e la sua Jugoslavia da una muta di belve feroci e bulimiche. O vedi la pulizia etnica subita esclusivamente da serbi, rom e altre minoranze, mentre i cosiddetti etnicamente puliti hanno costruito il loro narcostato coloniale. O vedi soprattutto Saddam che "gassa il suo popolo", quando la stessa Cia e tutti i maggiori servizi, esperti, studiosi, nonchè testimoni oculari ripetono dal 31 gennaio 2003 (New York Times) che quel gas al cianuro Saddam non lo possedeva e che i curdi furono gassati da proiettili iraniani sparati contro una guarnigione irachena che però non si trovava più lì, a Halabja. Ma sono discorsi inutili, non valgono un sopracciglio di dubbio, vengono da farabutti a prescindere. Anche di fronte, per esempio, al continuo ritrovamento, oggi, di fosse comuni traboccanti di migliaia di iracheni resistenti a occupanti e fantocci, o semplicemente sunniti, mentre delle anatemizzate fosse comuni di Saddam non c'è traccia. Come di quelle dei kosovari, se non di serbi trucidati dall'UCK a scopo di traffico di organi (Vedi Carla Del Ponte). Macchè, noi, che veniamo frodati e privati della realtà da mane a sera, la sappiamo più lunga. Vedano un po, questi grilli parlanti,' se sono capaci di morire come Saddam, o come Milosevic

    Per definizione, per antonomasia, quello che esce dalle altre parti non è apoditticamente credibile, per quanto siano loro gli aggrediti e sterminati. Loro che rifiutano la sottomissione, USraele, la Nato. Spesso anche il sacro libero mercato e relative rapine, o, perlomeno, i predatori multinazionali. Ed è già grasso che cola. Credibilissimi sono invece quelli che hanno inventato arsenali di distruzione di massa, terrorismi islamici, Al Qaida e Osama dall'Afghanistan allo Yemen, alla Somalia, alla Bolivia, a Milano..., pandemiie di influenze mortali, torri gemelle, Pearl Harbor, Golfo del Tonchino, Valpreda, l'Uomo del Cambio ... Basterebbe riflettere sul vecchio principio: Cui bono? A chi convengono queste "verità"?

    C'è un termine per tutto questo: eurocentrismo. Anche un po' razzista. E ci sono altri sostantivi: presunzione, credulità, ignavia, collateralismo. I migliori si barcamenano tra Ahmadinejad e Obama, sgretolandosi inevitabilmente sugli scogli. Nel loro schematismo irrealistico e sempliciotto non concepiscono che Ahmadinejad possa essere espansionista in Iraq e antimperialista verso chi vorrebbe divorare il suo paese. Sono fermi e fissi come Prodi davanti, anzi dietro, l'articolo 11 della Costituzione. Una volta fissato in mente che Saddam è un dittatore, non si curano d'altro. Né che quel paese era azzannato da tutte le parti fin dall'indipendenza, che per metterlo in piedi, a difesa e contrasto e a benessere e unità, non ci si poteva attardare tra complotti democristiani e temporeggiamenti cooperativi del PCI, con magari tra le palle un MSI. Che da 2mila anni sotto imperi tirannici, la sola struttura sociale e "politica" ammessa e inserita nel dna di quella società era quella tribale, unico spazio di autonomia e autogoverno: niente parlamento, niente processo decisionale se non quello assembleare della tribù, con relativo capo scelto tra i migliori e più affidabili. Che governo volete che venisse fuori da una simile storia e cultura? Non gli si poteva dare un po' di tempo? Quanto ci abbiamo messo noi per arrivare da Augusto a Berlusconi? Ma qui si lamentava che, cacciati gli inglesi nel 1958, questi primitivi in balìa del primo tiranno venuto, non avessero subito improvvisato una simpatica democrazia come quella uscita fuori (o che sarebbe dovuta uscire fuori) da rivoluzioni tutte nostre: francese, russa, inglese...
    E, comunque, un po' di rispetto per i selvaggi, cara civiltà superiore!

    Quanto alla mia "cacciata" dal PRC e da Liberazione, di cui mi si fa disonorevole fardello nei commenti su donchisciotte, beh, l'esito che questi onanismi collateralisti hanno avuto, dallo chic anticomunista di Valeria Marini, Bertinotti, in qua, mi meriterebbe una medaglia per aver provocato quelle intolleranze. O no?

    Ai corifei delle truffe imperialiste e ugualmente ai chierichetti turibolanti di una Cuba-paradiso suggerisco l’equilibrato e documentato paginone del “manifesto” di ieri, 3 aprile, da rintracciare nel sito.

    Fulvio Grimaldi

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