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Sfidato a duello il Ministro La Russa

(16 Aprile 2010)

boxe

Egregio Ministro La Russa,

l’atteggiamento con cui Lei continua a insolentire in ogni occasione le persone a Lei avverse politicamente ha superato abbondantemente la soglia di sopportabilità.
Prima si presta a fare da buttafuori in una conferenza stampa del Suo Presidente del Consiglio, poi riesce a dare il peggio di se confrontandosi con Gino Strada sulla vicenda del sequestro di tre volontari di Emergency in un teatro di guerra nel quale il Suo Ministero è direttamente coinvolto.
In altre occasioni non ha lesinato insolenze a donne come Rosy Bindi o Concita De Gregorio.

Lei sta offendendo il comune senso del rispetto e rivela di sentire fortissimo il richiamo della foresta del suo passato di attivista neofascista.

Sig. Ministro La Russa,
Lei sembra dimostrare di avere nostalgia e di voler riaffermare la “fisicità” nel confronto politico come è nella sua storia politica. E’ bene che sappia che non è l’unico.
Nel suo recente percorso politico e governativo ha incrociato persone pacifiche come Gino Strada o Rosy Bindi, ma è bene che sappia che i suoi oppositori politici non sono tutti così pacifici e bendisposti.

Il sottoscritto, come Lei, è cresciuto e si è formato politicamente nelle strade e nelle piazze negli anni ’70, è stato e resta un militante antifascista, ragione per cui non si sente affatto intimidito dal suo modo di gestire il confronto. Abbiamo condiviso su fronti e culture contrapposte la storia recente del nostro paese.
Io rimango delle mie convinzioni, le stesse con cui ho iniziato a fare politica negli anni ’70.

Se Lei ritiene che il Suo atteggiamento debba conformare il livello della dialettica politica, il sottoscritto è ampiamente disposto a verificarlo nei fatti.

Per questa ragione La sfido a duello. Un duello leale, senza armi ma a cazzotti. Chi perde può scegliere da chi farsi curare. Io scelgo Gino Strada perché mi fido di lui e so che curerebbe anche Lei senza tenere in alcun conto le sue opinabilissimi opinioni politiche.
L’adipe e i primi acciacchi dei miei cinquanta e passa anni le assicuro che non rappresentano un ostacolo insormontabile. Il deficit di fisicità è ampiamente compensato dalla volontà.

Decida Lei dove vederci: sotto il Ministero della Difesa, nel piazzale di Montecitorio, oppure in una piazza di un quartiere popolare. Si scelga i suoi padrini e soprattutto non si faccia precedere o seguire dai carabinieri che rispondono ai suoi comandi.

E’ solo una questione di principio tra quelli come Lei e quelli come il sottoscritto.

Saluti

Sergio Cararo
(direttore di Contropiano)

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