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(Di lavoro si muore)

Roma: un altro incidente sul lavoro alla nuvola di Fuksas.

(17 Aprile 2010)

Anche ieri si è registrato un nuovo infortunio sul lavoro che ha visto coinvolto un lavoratore occupato presso il cantiere del Nuovo centro congressi dell’EUR, più famoso come la Nuvola di Fuksas, dal nome del famoso archistar.

Il lavoratore Tommasso Di Micco di 47 anni e dipendente dell’impresa ITAL EDIL, secondo la dinamica dell’incidente ricostruita dalle testimonianze raccolte tra i lavoratori presenti, è caduto da una piattaforma aerea ad una altezza di circa 10 metri riportando un forte trauma cranico, grave contusione alla spina dorsale e delle fratture alle costole.
E' stato trasportato all’ospedale Sant'Eugenio, trasferito con urgenza al CTO e messo in terapia intensiva. Allo stato attuale lamenta difficoltà motorie agli arti inferiori.

Resta il dubbio se il lavoratore indossasse la cintura di sicurezza nella fase operativa, anche se al momento dell’arrivo della autoambulanza lo stesso era provvisto di un cordino di sicurezza. Dubbio dettato dalla nostra esperienza che ha registrato spesso, nei casi di incidente sul lavoro, dei problemi di sicurezza.
Il cantiere è stato spesso al centro di vertenze legate ad una serie di irregolarità, sia contributive che salariali, che traevano origine dalla mancata applicazione contrattuale e legislativa.

Non sono mancate forti tensioni a causa dell’uso disinvolto dell’istituto del distacco, al limite della intermediazione di mano d’opera; tensioni poi rientrate anche per la forte azione delle OO.SS.

E' stato aggiudicato alla Società Italiana di Condotte D’Acqua, un colosso italiano del settore delle costruzioni, con un ribasso, malgrado il sistema dell’offerta economicamente vantaggiosa che ha determinato, già in fase di avvio, una differenza tra l’offerta e l’aggiudicazione di 50 milioni di Euro.

La fase di realizzazione si è poi contraddistinta con la solita lunga catena di subappalti, in un cantiere difficile e complesso che richiederebbe, secondo il nostro punto di vista, una diversa organizzazione d’impresa che non punti al solo ribasso del costo del lavoro attraverso la negazione dei diritti.

Inoltre, proprio in previsione della complessità costruttiva e del rischio sicurezza, è stato sottoscritto un protocollo d’intesa al fine di garantire la gestione della sicurezza tra il Comune di Roma, Eur S.pA, Società Italiana Condotte d’acqua, ATI Drees & Sommer Ecosfera-Constrution Management, Azienda USL RM C-Servizio Spresal, Direzione Provinciale del Lavoro CTP di Roma e OO.SS di settore.

Ognuno dei soggetti firmatari nel proprio ambito di competenza avrebbe dovuto sviluppare tutte le azioni volte ad attivare un approccio nuovo per la gestione della sicurezza e dei rapporti tra la Stazione Appaltante, gli Enti e i Comitati.

Chiaramente se si continua ad ignorare i sistemi di tutela dei lavoratori, qualcosa nel protocollo sottoscritto non funziona.

Richiamiamo tutti alle proprie responsabilità, dentro e fuori il cantiere in questione, perché in una fase di evidente crisi il ricorso al lavoro irregolare e non in sicurezza e con alti ritmi di lavoro sta diventando la norma. Una norma che poi si gioca sulla pelle dei lavoratori.

Roma, 15 aprile 2010

Roberto Cellini, Segretario Generale Fillea/Cgil Roma e Lazio

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