">
il pane e le rose

Font:

Posizione: Home > Archivio notizie > Capitale e lavoro    (Visualizza la Mappa del sito )

ITALIAni BRUCIAno

ITALIAni BRUCIAno

(21 Agosto 2012) Enzo Apicella

Tutte le vignette di Enzo Apicella

PRIMA PAGINA

costruiamo un arete redazionale per il pane e le rose Libera TV

Pisa. Per la sicurezza. Contro i licenziamenti in Ferrovia.

(20 Aprile 2010)

Sì, il titolo di questo volantino è giusto. Si tratta di 11 lavoratori licenziati, 11 giovani ferrovieri. Un tempo si riteneva che se un giovane fosse riuscito ad entrare in ferrovia quello sarebbe stato un posto sicuro, al riparo dai capricci del mercato o da quelli del datore di lavoro. Un posto di lavoro come dovrebbero essere tutti.

Ora il vento che soffia nelle altre aziende italiane soffia anche nelle FS. Non si tratta della fine di un privilegio ma dell’estensione dell’arbitrio e dell’arroganza padronale a tutti i settori del mondo del lavoro. Si tratta di un’altra speranza rubata ai giovani, quella di un posto di lavoro stabile e sicuro. Se la giungla, con la sua legge del più forte, conquista nuovo terreno, è un male per tutti: per chi lavora e per chi è ancora disoccupato.

L’Azienda non si è degnata di dare una spiegazione di questi licenziamenti, mascherati come “disdetta” alla scadenza di contratti di “apprendistato professionalizzante”. Si è presa tutti i vantaggi di questo tipo di contratti, fiscali e salariali, assegnando di fatto a questi lavoratori gli stessi carichi di lavoro e responsabilità dei loro colleghi più anziani. Che si tratti di veri licenziamenti e che vengano utilizzati come arma di pressione contro gli altri lavoratori, specie i più giovani, lo hanno riconosciuto in varie dichiarazioni tutti i sindacati, dall’Or.S.A. alla Filt-Cgil, alla Uilt …
Ora si tratta di far seguire i fatti alle parole! Per noi di lottare, di non far sentire isolati questi nostri compagni. Con questa e con le prossime iniziative vogliamo dire anche questo: -Siamo con voi, siamo dalla vostra parte, non da quella di chi vi ha licenziato. Non faremo finta di nulla. Non ci rassegneremo agli abusi, alla prepotenza, non diremo, come vorrebbero le gerarchie aziendali, “a me non può succedere, loro se la sono cercata”.

Non ci sono spiegazioni “ufficiali” per questi licenziamenti ma noi conosciamo Fabrizio, giovane capotreno di Pisa che è fra i licenziati. Sappiamo che ha partecipato alle iniziative sindacali, in modo particolare per la sicurezza di chi lavora e di chi viaggia sui treni, sappiamo che ha un concetto alto della dignità e che ha cercato, pur sotto forte ricatto, di difendere sicurezza e dignità. Sappiamo che una delle sanzioni (sospensione con privazione della retribuzione) inflitte ha seguito la sua partecipazione allo sciopero del 6 luglio, indetto subito dopo la strage di Viareggio. Sappiamo di Silvia, capotreno apprendista di Bologna, licenziata dopo essere stata aggredita e picchiata durante il servizio e finita perciò 2 volte in infortunio: troppo per un’apprendista. Sapere questo ci rende più chiaro il significato di intimidazione e minaccia di tutti gli 11 licenziamenti.

Noi lottiamo perché i colleghi licenziati vengano riassunti. Non possiamo rassegnarci a rapporti di lavoro in cui sia normalità la sottomissione del lavoratore, in cui la condizione per mantenere il posto di lavoro sia la rinuncia alla salute e alla sicurezza propria e altrui, ai propri diritti contrattuali e normativi. Non possiamo lasciare che l’Azienda utilizzi il ricatto del licenziamento per costringere un’intera categoria di lavoratori ad abbassare la testa.

Per la sicurezza del posto di lavoro! Contro tutti i licenziamenti, comunque mascherati!

Per la riassunzione di Fabrizio e degli altri 10 apprendisti !

19 aprile 2010

Ferrovieri contro i licenziamenti

4585