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(26 Aprile 2010)
La Rete dei Comunisti aderisce e partecipa attivamente alla campagna di mobilitazione nazionale e internazionale di solidarietà militante con il popolo, il governo e il Partito Comunista di Cuba
Per la Rete dei Comunisti è forte la convinzione politica strategica che in America Latina è in atto un percorso di autodeterminazione, ma oggi è proprio con la vittoria di importanti processi rivoluzionari che non hanno solo connotati antimperialisti ed antiliberisti ma una caratterizzazione fortemente di classe e, propri della transizione socialista; ciò avviene a partire dalla portata e dal ruolo di vari dinamici movimenti di classe e di alcuni partiti comunisti , ad iniziare dal riferimento fondamentale di quello cubano.
In moltissimi paesi si rafforza la convinzione dell’importanza fondamentale che l’esperienza dei comunisti cubani rappresenta, in termini d’esempio e di sacrificio per tutti i rivoluzionari, gli antimperialisti,gli anticapitalisti, i comunisti di tutto il mondo, per il rilancio dell’iniziativa dell’interno movimento di classe e comunista internazionale.
E’ per tutto questo che contro Cuba viene utilizzato qualsiasi evento per scatenare campagne di guerra mediatica per colpire sistematicamente la Rivoluzione e i processi di autodeterminazione . Anzi, ogni occasione viene utilizzata per cercare di schierare l’Unione Europea al fianco del blocco statunitense contro l’isola. E perché questo accanimento contro Cuba?
Cuba ha insegnato, senza armi ma con la forza del suo esempio, a milioni di esseri umani in America Latina, e non solo, il valore della libertà, della solidarietà, dell’autodeterminazione, della democrazia e della giustizia sociale.
A Cuba evidentemente non viene perdonato di essere uno dei pochi Stati del mondo prodotto da una Rivoluzione popolare che non ha accettato di dissolversi nel 1989 (come avvenuto in diversi paesi europei), che ha resistito per cinquanta anni all’aggressione di un vicino potente, ingombrante e arrogante come gli USA, ma che – soprattutto – ha dato un contributo decisivo per liberare in questi dieci anni un numero crescente di paesi latinoamericani dal dominio neoliberista e dall’imperialismo, e dai loro misfatti militari, economici e sociali che vedono responsabilità non solo degli USA ma anche di governi e multinazionali europee. E’ questo che i governi, e i Parlamenti del mondo capitalista, i mezzi di informazioni e i poteri forti del capitalismo anche europeo non perdonano a Cuba.
La morte di Zapata Tamayo, un cubano detenuto ma per criminalità comune e poi arruolato a suon di dollari dalla cosiddetta “dissidenza” di Miami al soldo degli Usa, è una tragedia umana, che rispettiamo, ma che niente ha a che fare con le libertà fondamentali che a Cuba sono pienamente rispettate e garantite.
Anche in questa occasione intendiamo riaffermare la piena solidarietà al popolo, al governo e al Partito Comunista di Cuba e denunciare la insostenibile e vergognosa risoluzione contro Cuba del Parlamento Europeo e del sistema massmediatico in Italia.
La Rete dei Comunisti difende fino in fondo il processo rivoluzionario autodeterminato di Cuba il quale, nonostante un blocco sempre più restrittivo e con la crisi internazionale, sta portando avanti una resistenza decisamente eroica; una resistenza e difesa del socialismo a cui partecipano il popolo e il governo di Cuba diretti da un forte e dinamico Partito Comunista.
Rete dei Comunisti
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