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Salvate la Sanità

Salvate la Sanità

(28 Novembre 2012) Enzo Apicella
Secondo Monti il sistema sanitario nazionale è a rischio se non si trovano nuove risorse

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Sanità: aumentano le tasse nelle regioni coinvolte dai piani di rientro.

Lavoratori e cittadini pagheranno due volte la crisi

(15 Maggio 2010)

Mentre si puntualizzano le strategie per arginare la crisi della finanza, ed in Europa si adottano soluzioni che prevedono tagli per i dipendenti pubblici e per lo stato sociale, il Governo centrale si accanisce su alcune regioni imponendo l’aumento dello 0.15 dell’IRAP e dello 0.30 dell’IRPEF oltre il tetto massimo del 5% già applicato da anni.

“I cittadini ed i lavoratori del Lazio, della Campania, dell’Abruzzo e della Calabria pagheranno due volte la crisi con l’aumento delle tasse e con la riduzione di personale e posti letto negli ospedali”, commenta Sabino Venezia del Coordinamento Nazionale RdB Sanità. “Per giunta questo avverrebbe dopo che per cinque anni hanno già pagato il massimo prevedibile e dopo che il taglio dei posti letto, il blocco delle assunzioni e la chiusura di alcuni ospedali ha ridotto le possibilità di cura, ha inciso pesantemente sui salari ed ha arricchito gli imprenditori del settore”.

“Ma se i piani di rientro ufficiali interesseranno le regioni meno virtuose – prosegue Venezia - tagli e chiusure sono previsti anche in quelle che si vantano di un sistema all’avanguardia. Infatti anche il Veneto, modello esportabile di efficientismo, dovrà ripianare oltre 100 milioni di Euro e in Liguria sono previsti tagli per 500 posti letto, a dimostrazione che il sistema in uso, modulato da un modello americano ormai tramontato, genera deficit e quindi non funziona”.

“ Da anni la RdB Sanità denuncia la politica degli appalti e delle esternalizzazioni come causa principale del dissesto finanziario della sanità - aggiunge il sindacalista – una pratica che sembra interessare anche altri ambiti. Non sono quelle indicate dal Governo le regioni dove più di altre sono emerse procedure illegali e casi eclatanti di corruzione? Non è forse il Lazio di Lady ASL, con oltre 70 fra dirigenti, manager politici arrestati o indagati per truffa, la regione dove è stata cancellata la Commissione di Controllo e dove le ispezioni riguardano il 2-3% delle procedure? Ed i problemi economici dell’Abruzzo o della Calabria non sono forse riconducibili ad inchieste che riguardano la collusione tra politica e appalti verso privati, cliniche, gruppi di potere che schiavizzano i lavoratori, e spesso i malati, solo per profitto? Non è forse in Campania che i posti letto tagliati corrispondono ad interi reparti di barelle e dove il privato convenzionato aumenta i profitti?”

“La razionalizzazione che ipotizzano è una grande bugia, vogliono smantellare un sistema pubblico, universalistico e di qualità per svenderlo al mondo assicurativo e societario è questa la battaglia principale che ci aspetta.”, conclude Venezia.

Roma, 14 maggio 2010

Rappresentanze Sindacali di Base Pubblico Impiego

Commenti (1)

il bue è mansueto, troppo mansueto, forse un pò p

Lady ASL. Questa è solo l'anteprima del federalismo, parola per ora soltanto un recital demenziale della propaganda leghista, parola priva di contenuti ma traboccante di rivendicazione della violenza e della grettezza in preda al terrore.
La sanità luogo privilegiato della criminalità omicida, la pagheremo presto tutti tante volte, una volta come contributo obbligatorio, una seconda come frode legalizzata della associazione mafiosa politica-finanza-criminalità organizzata, e ancora una terza volta come prestazione inesistente o negata
infine una quarta volta come prestazione a pagamento

(16 Maggio 2010)

rino sanna

risagm@gmail.com

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