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Salvate la Sanità

Salvate la Sanità

(28 Novembre 2012) Enzo Apicella
Secondo Monti il sistema sanitario nazionale è a rischio se non si trovano nuove risorse

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Sanità: chi paga gli errori ?

(15 Maggio 2010)

Questa Organizzazione Sindacale è da sempre stata convinta che scelte intraprese dalla Regione Veneto attraverso lo strumento del “project financing” in merito alla costruzione del nuovo Ospedale di Mestre ed alla ristrutturazione, recentemente avviata, dell’Ospedale Civile di Venezia, si sarebbero rivelate scelte sbagliate.

Questo tipo di finanziamento consegna ad una cordata di aziende private il diritto di gestire, una volta completati i lavori, i servizi degli Ospedali a fronte dei quali l’Asl si trova poi a dover pagare un canone per anni e anni.

La Società di Progetto, che riunisce i singoli contratti con personalità giuridica propria, ottiene infatti di applicare, per un arco di tempo molto lungo, una tariffa fino al completo sollievo dell'intero costo e del “giusto” guadagno.

Nello specifico l’Asl 12 Veneziana ha dovuto utilizzare anche un finanziamento pubblico a fondo perduto, costituito, in questo caso, da finanziamenti statali e regionali e, purtroppo, dall’alienazione del suo ingente patrimonio immobiliare.

Rammentiamo che dall’attivazione ufficiale dell’ospedale dell’Angelo - metà giugno 2008 - ad oggi i cantieri all’interno non si sono mai interrotti: dalla costruzione della struttura climatizzata a fronte degli ambulatori al primo piano, alla chiusura laterale della grande vela ai piani; dai vari interventi di adeguamento alle normative di sicurezza, ecc., sino ad arrivare all’attuale rifacimento della pavimentazione di tutte le sale operatorie ed all’appalto per la nuova segnaletica.

A questo sindacato risulta che l’aumento dei costi dei lavori “complementari” sino ad oggi sostenuti hanno comportato un corrispettivo alla Società concessionaria, la Veneta Sanitaria, che si è tradotto in un prolungamento della gestione della struttura di altri 9 mesi rispetto a quanto originariamente concordato, e cioè sino al 4 novembre 2032.

Siamo quindi venuti recentemente a conoscenza dell’esistenza di un Piano di riorganizzazione - che prevede anche lavori strutturali - per l’Area del Triage, Pronto Soccorso e Pronto Soccorso Ortopedico.

Ci chiediamo quali saranno i costi da sostenere e se comporteranno ulteriori proroghe di gestione dell’ospedale dell’Angelo alla Società Veneta Sanitaria, nei prossimi anni.

Evidenziando come tutti questi lavori rappresentano tentativi di sanare carenze originarie progettuali e di costruzione che avrebbero dovuto sin dall’inizio, a nostro avviso, essere previste ed evitate, ci chiediamo perché mai, ancora una volta, debbano pagarne disagi e costi i lavoratori e la cittadinanza tutta.

COBAS Sanità Venezia

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