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Appello in solidarietà agli indagati nell’inchiesta sul ‘Sud Ribelle’

(13 Luglio 2003)

Martedì 15 luglio si svolgerà davanti al Tribunale della Libertà di Catanzaro la nuova udienza in merito alla richiesta di custodia cautelare di 18 militanti del ‘movimento dei movimenti’, arrestati alle prime ore del 15 novembre 2002 con l’accusa di aver costituito un’associazione sovversiva dal nome ‘Sud Ribelle’. Lo stesso tribunale aveva liberato tutte le persone ancora in carcere o agli arresti domiciliari il 3 dicembre scorso, ritenendo insussistente la gravità indiziaria con riferimento a tutti i reati associativi contestati. Il PM tuttavia presentava ricorso alla Corte di Cassazione. Il ricorso è stato accolto dalla I sezione penale della Corte limitatamente al primo punto, che contestava la violazione degli artt. 25 e 111 della Costituzione: il collegio giudicante che aveva rimesso in libertà le persone arrestate non sarebbe stato costituito nel rispetto delle tabelle di quel tribunale.

Si giunge così all’ennesimo tornante di una vicenda fin troppo lunga e controversa, che ha coinvolto militanti del movimento, sindacalisti di base, mediattivisti, operatori della solidarietà con migranti e richiedenti asilo, occupanti di centri sociali, uniti da un agire politico trasparente ispirato ai valori della solidarietà e della partecipazione. Contro di essi è stata scatenata un’autentica persecuzione basata su accuse costruite attraverso pratiche discorsive, prive di riscontri fattuali, basate su interpretazioni vistosamente forzate delle conversazioni tra gli indagati, ascoltati attraverso intercettazioni telefoniche e ambientali che si protraggono dall’aprile del 2001.

Al movimento e ad ampi settori della società non è sfuggito il carattere persecutorio dell’indagine. La solidarietà è stata ampia e in gran parte spontanea, culminata nella grande manifestazione nazionale svoltasi a Cosenza il 23 dicembre scorso, con manifestanti venuti da ogni parte d’Italia e tutta la città a salutarli dalle finestre. Anche molte istituzioni locali si sono schierate a difesa degli indagati, a partire dal Comune di Cosenza, e la stessa Università della Calabria, trascinata di nuovo sul banco degli imputati quale presunta ‘scuola di terrorismo’ (due degli arrestati lavorano infatti presso quell’ateneo), ha fatto sentire la sua voce. Azioni di protesta e gesti di solidarietà sono stati compiuti infine anche all’estero in diverse forme: lettere-appello spedite ai consolati firmate da deputati ed esponenti dei sindacati europei, sit-in di fronte alle ambasciate, manifestazioni, articoli sui giornali e così via.

La solidarietà e la protesta saranno presenti anche in questa occasione. Il 15 luglio si svolgerà infatti un presidio di fronte al tribunale di Catanzaro, pacifico, ‘creativo’ e comunicativo, allo scopo di sottolineare la continuità dell’attenzione pubblica su questa oscura vicenda, non far mancare il conforto della solidarietà agli indagati, continuare l’opera di pubblica denuncia verso un clima repressivo che negli ultimi anni non ha risparmiato alcun settore del movimento (ricordiamo che si trovano attualmente in carcere o agli arresti domiciliari altri esponenti del movimento, accusati dalla Procura di Genova di aver causato violenze e devastazioni in occasione dei fatti di Genova del luglio 2001. Anche in questo caso mancano chiari elementi oggettivi a sostegno delle accuse).

Invitiamo pertanto il mondo dell’associazionismo, il sindacato e ogni persona sinceramente democratica ad esprimere solidarietà nei confronti degli indagati in tutte le forme opportune, a partire dall’adesione e dalla partecipazione al presidio del 15 luglio a Catanzaro.

Cosenza, 10 luglio 2003

Adesioni:

Associazione "Marianela Garcia"; Arci Calabria; Cantiere Sociale "Terra Terra" Lamezia Terme; Associazione culturale multietnica "La Kasbah"; Comunità Curda di Badolato; Cosenza Social Forum; Tirreno Social Forum; C.S.O.A. "Angelina Cartella"; C.S.A. Gramna; Spazio Sociale Autogestito Filo Rosso; Disobbedienti Cosenza; Commercio Equo e Solidale; Associazione culturale "Cotronei informa"; Ora Locale; Radio Ciroma; Associazione Praticambiente; Coop. Sociale "Orizzonti nuovi" Crotone; Forum Ambientalista della Calabria; Comitati contro gli inceneritori Savuto; Coordinamento calabrese contro il ponte.

Fiom Calabria; Snur Cgil Calabria; Cgil Catanzaro; Cgil Cosenza; RdB-Cub Calabria; Confederazione Cobas Calabria; Sin.Cobas Calabria; Cobas Scuola Federazione provinciale Cosenza; Cobas Telecom Calabria; Slai.Cobas Praia a Mare

Partito della Rifondazione Comunista Calabria; Federazioni PRC di Catanzaro, Cosenza, Vibo Valentia; Circolo PRC "Fausto Gullo" Cosenza; Circolo PRC Rende; Federazione Provinciale Verdi Cosenza.

Il Comitato di solidarietà

Fonte

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