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Suora Pronobis

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(10 Settembre 2011) Enzo Apicella
Maurizio Sacconi spiega l'articolo 8 della Manovra (quello sui licenziamenti senza giusta causa) con l'esempio delle suore violentate: "basta dire di no"

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(Diritti sindacali)

Omminicchi metronotte e quaquaraqquà sindacali

(26 Maggio 2010)

Lo scontro sindacale per il ripristino dei diritti fondamentali dei lavoratori alla Metronotte Safe continua. La settimana scorsa un nostro lavoratore Salvatore R. è stato licenziato per “superamento del periodo di comporto”. Il licenziamento è stato impugnato perchè intervenuto in totale dispregio della normativa posta a tutela dei lavoratori. Anche questo lavoratore, come tanti altri già stanno facendo, ricorrerà in giudizio, anche al fine di risarcimento di diritti negati, sanciti da norme di legge e da CCNL vigente.

Dopo il licenziamento di questo lavoratore, un delegato quaqquaraqquà della CISL, in azienda sproloquiava: “avete visto che l’ho abbiamo licenziato? Ora lo terremo fuori per 10 anni …”. Intanto alcuni omminicchi metronotte con l’altro quaqquaraqqà sindacale, in uno convenevole scambio do ut des, portano avanti una gestione del lavoro illegittima, ricevendo in cambio, gli uni meriti e medagliette dal padrone e gli altri debiti riconoscimenti nelle turnazioni e nelle postazioni di lavoro (vedi la postazione: uffici giudiziari di Crema, o il ruolo del “factotum benzinaio”), le “briciole” poi, vengono spartite anche per i loro miseri accoliti.

Alla Metronotte Safe S.r.l. filiale di Cremosano, ci sono sistematicamente, da parte di capi e capetti, atteggiamenti vessatori che tentano di intimidire e minacciare, soprattutto gli iscritti al COBAS., che vengono attuati: assegnando turnazioni di lavoro gravose ed estenuanti; turni di lavoro, permessi, ferie a totale discrezionalità dell’azienda, creando con ciò malessere e minando l’integrità fisica e morale dei lavoratori, in funzione di annichilire la libera espressione dell’attività e agibilità sindacale, continuando a provocare e intimidire chi è iscritto al COBAS, o rendendo vane le nostre richieste e segnalazioni; sfiancando i lavoratori, per convincerli a dimettersi dal sindacato, con promesse di turni migliori, pressioni indebite, accuse non tanto velate all’O.S. e ai nostri iscritti, financhè di essere la causa di presunte perdite di appalti, o di essere per causa nostra costretta a lasciare a casa i lavoratori a T.D.; ecc. … Lettere disciplinari, pressioni indebite, vessazioni e attività antisindacale sono cose che avvengono quotidianamente alla Metronotte Safe S.r.l. filiale di Cremosano, tutto ciò in un clima lavorativo da caserma.

Il Sindacato Intercategoriale Cobas e i lavoratori hanno già fatto innumerevoli proposte all’azienda, ma che vengono sistematicamente disattese pensando alla lunga di spuntarla.

Per chiedere con forza la risoluzione dei problemi e dare un adeguata risposta a Lorsignori, oltreché agire nelle sedi opportune preposte (Prefettura, Ispettorato, ASL, ecc.), al fine di meglio tutelare la posizione di tutti i lavoratori e dei diritti sanciti costituzionalmente, a tutela dell’integrità e della salute fisica nei luoghi di lavoro:

PROCLAMIAMO LO STATO DI AGITAZIONE PER LA DIFESA DEI NOSTRI DIRITTI. CONSEGUENTEMENTE SARANNO ATTIVATE FORME DI PROTESTA E/O SCIOPERO BIANCO, CONSISTENTE NEL RIFIUTO DI COLLABORARE REALIZZATO PERÒ SENZA ASTENSIONE DAL LAVORO, MEDIANTE APPLICAZIONE RIGIDA E BUROCRATICA DELLE REGOLE E DELL'ORARIO DI LAVORO CONTRATTUALE.

I LAVORATORI DELLA METRONOTTE SAFE SONO STANCHI DI SOPPORTARE!
I DIRITTI SI CONQUISTANO CON LA LOTTA.
Se non vuoi piedi sul collo non t'inchinare. (Anonimo)

25 maggio 2010

S.I. COBAS METRONOTTE SAFE

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