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(6 Giugno 2010) Enzo Apicella
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Vicenza. Uno strano "tete a tete " con Noa

(1 Giugno 2010)

La cantante NOA si è esibita il giorno 30 in piazza dei Signori a Vicenza all'interno del Festival Biblico organizzato dalla Diocesi .

Prima e durante il concerto abbiamo volantinato nella piazza le dichiarazioni rilasciate da Noa a proposito del massacro della popolazione di Gaza del gennaio 2009 perpretato dalle forze militari Israeliane.
E' il testo classico che compare nel sito del Boicotaggio.

Il festival biblico quest'anno parlava di accoglienza (tra le varie iniziative ricordo Tettamanzi, Gad Lerner, Erri de Luca). e Noa era di fatto il sigillo di questa "politica" religiosa progressista portata avanti dalla Diocesi Vicentina.

Le affermazione di Noa contenuto nel testo distribuita hanno subito creato una discussione nella piazza e c'era molta incredulità perchè sempre NOA viene presentata come pacifista.
Qualcuno addirittura ha abbandonato il concerto.

Mentre stavamo distribuendo il volantino arriva l'imprevisto, alcuni di noi veniamo avvicinati delle forze dell'ordine, identificati e invitati ad andarsene alcuni veniamo avvicinati dal servizio d'ordine (staff nella concezione moderna) insultati, "state distribuendo merda", ci strappano di mano i volantini e urlano, cerchiamo di calmarli aiutati anche da altri cittadini, spieghiamo le nostre ragioni, dopo lunghi momenti di tensione e in mezzo a una calca di gente spunta l'idea di un incontro con NOA.

L'incontro avviene: Noa conferma le dichiarazioni rilasciate e riportate nel volantino, specifica che quelle dichiarazioni sono frutto anche di colloqui con suoi amici palestinesi di Gaza e pertanto lei riteneva di farsi interprete anche di sentimenti di palestinesi avversi ad Hamas ha continuato dicendo che Lei è per il dialogo e pertanto mantiene rapporti con la parte palestinese dialogante, che accetta la linea due stati due popoli, che Israele ha diritto di difendersi e se serve di attaccare.

Abbiamo precisato che quando un popolo è colpito militarmente, occupato, murato vivo ha diritto di farsi rappresentare da chi gli da fiducia e che non sempre i mezzi per difendersi sono quelli del dialogo.

E' molto seccata della frase "una voce di morte" visto che lei non vuole la morte di nessuno.
Il colloqui ovviamente è finito li.

Pensiamo che quanto successo sia utile alla battaglia per i palestinesi, per la campagna di boicottaggio: le contraddizioni vano affrontate e fatte esplodere.

Nel nostro piccolo, con i mezzi e il poco tempo a disposizione cerchiamo di farlo.

Raniero Germano
Paolo Consolaro
(USB - Vicenza)

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