Capitale e lavoro :: Sanità pubblica: rottamare per privatizzare

Fra amianto e topi

(2 Giugno 2010)

Il processo in atto che priva la Pubblica Amministrazione del fondamentale ruolo di servizio pubblico e della funzione sociale, mira ad impegnare i lavoratori una feroce competizione, con in palio la ricompensa di qualche euro in più per chi, dimostratosi particolarmente “meritevole” riuscirà ad accedere ai sempre più scarsi premi incentivanti aziendali.

L’attuale sistema classificatorio del comparto sanità - siamo divisi in ben 32 fasce retributive ! - evita di affrontare il problema dello sfascio dell’ordinamento professionale, all’interno di un sistema che rimane gerarchizzato, gestito per atti e subordinato alle esigenze mediche e aziendali.

Nel Veneto i sindacati confederali, in particolare Cisl e Uil, si occupano di gestire anche i corsi formazione professionale per gli Operatori Socio Sanitari.

Nella Asl 12 stiamo assistendo alla sottoscrizione di accordi aziendali che, prevedendo alcune prestazioni professionali nelle “attività di supporto alla libera professione”, non permettono di fatto agli Operatori Socio Sanitari di beneficiare di indennità, in precedenza percepite.

A questo Sindacato risulta che una delle “grandi organizzazioni sindacali rappresentative” aveva sollecitato, già nel novembre 2008, interventi di derattizzazione nella area del Centro Diurno semiresidenziale per disabili di S. Alvise a Venezia, gestito dalla Asl 12 Veneziana, interventi successivamente eseguiti dal servizio competente della stessa Asl 12.

Osserviamo come, ad un anno e mezzo di distanza da quei lavori, lo scorso 21 maggio 2010 siano state rimosse le tettoie, contenenti amianto, da anni ammucchiate a ridosso del Centro Diurno.

Anche se le notizie sulle tettoie in eternit erano rassicuranti e raccontavano della loro impossibilità ad arrecare danni alla salute, l’intervento è stato eseguito da… tecnici protetti da mascherine e tute.

Proprio in questi giorni, inoltre, stanno precedendo i lavori per la messa a norma dei locali della struttura.

Cobas Sanità aveva chiesto, da tempo, alla Asl 12 Veneziana di svolgere questi interventi per la sicurezza di utenti e lavoratori, senza però ricevere alcuna risposta…

RINGRAZIAMO, PERTANTO, PER QUESTI REGALI …BABBO NATALE !

Osserviamo, infine, con preoccupazione ed un po’ di tristezza, come sia stato invece correttamente risolto il problema della somministrazione della terapia farmacologia ai disabili: scaricandolo, senza disposizioni scritte, ancora una volta agli Operatori Socio Sanitari.

Solo attraverso una politica capace di mettere al centro la funzione di TUTTI i lavoratori pubblici, garanzia di uno Stato sociale capace di rispondere ai bisogni dei cittadini, si potrà riaffermare la centralità del lavoro pubblico, rilanciando sul terreno gli aumenti salariali ed il diritto alle tutele.

COBAS Sanità Venezia