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Off limits

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(8 Giugno 2010) Enzo Apicella
Prosegue il blocco di Gaza

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APPUNTAMENTI
(Imperialismo e guerra)

E' inaccettabile la complicità dell'Italia con il terrorismo di Stato israeliano

Rilanciare ad ogni livello la campagna di Boicottaggio, Disinvestimento, Sanzioni verso Israele

(4 Giugno 2010)

All'alba del 31 maggio, nelle acqua internazionali la marina militare israeliana ha aggredito con navi da guerra appoggiate da elicotteri la Freedom Flotilla, che trasportava tonnellate di aiuti per la popolazione palestinese della Striscia di Gaza, sotto embargo da circa quattro anni.
L'attacco israeliano ha provocato diversi morti (otto turchi e uno statuntense) e numerosi feriti, soprattutto sulla nave turca della Flotilla contro cui si sono accanite le truppe speciali israeliane.
I partecipanti alla Freedom Flotilla sono attivisti internazionali e disarmati che hanno opposto una legittima resistenza solo con armi improvvisate (remi, sedie, coltelli da cucina) contro una aggressione militare in acqua internazionali. Il loro unico scopo dichiarato è quello di portare gli aiuti alla popolazione palestinese di Gaza da quattro anni sotto assedio e rinchiusa in un carcere a cielo aperto. Ma il segnale che queste missioni internazionali mandano in tutto il mondo, è che il sistema coloniale di oppressione e apartheid sionista contro i palestinesi non è più accettabile. La sua acutizzazione mette inoltre l'intera regione mediterranea in uno stato di pericolo permanente dovuta ai rischi di escalation militare, incluso il rischio nucleare.

Non intendiamo accettare in alcun modo il terrorismo di stato israeliano e l’ennesima violazione della legalità internazionale! Per questo è diventata ormai inaccettabile la piena complicità del governo italiano con i crimini di guerra israeliani. L'Italia, che già pochi mesi fa aveva votato all'ONU contro la Commissione Goldstone sui crimini di guerra israeliana a Gaza, adesso ha votato anche contro una Commissione Internazionale di inchiesta sull'atto di pirateria avvenuto nel Mediterraneo. L'Italia è uno degli ormai pochissimi paesi che si rende pienamente complice della politica israeliana.

Se è dunque impensabile un ripensamento o una maggiore indipendenza dell'Italia dai diktat di Washington e Tel Aviv, è auspicabile una mobilitazione popolare che incida pesantemente sull'economia di guerra israeliana e pratichi sanzioni laddove non le adottano i governi.
Per questo dobbiamo rafforzare ed estendere a tutti i livelli la campagna di boicottaggio dell'economia di guerra israeliana, dei suoi prodotti presenti sul mercato italiano e delle aziende italiane che investono sul mercato israeliano.
La campagna internazionale BDS (Boicottaggio, Disinvestimento, Sanzioni) può rivelarsi lo strumento più efficace di fronte alla complicità del governo con il terrorismo di stato israeliano.

Venerdi 4 giugno saremo in piazza contro il terrorismo di stato israeliano e sabato 5 giugno saremo insieme ai palestinesi e ai lavoratori nella manifestazione nazionale dei sindacati di base contro la manovra economica, ma occorre prevedere una mobilitazione permanente sintonizzata con l'escalation in Medio Oriente che - parallelamente alla crisi economica e all'acutizzazione della competizione globale interimperialista - determinerà in larga parte l'agenda internazionale nella prossima fase.

La Rete dei Comunisti

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