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Stefano Gugliotta

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(11 Maggio 2010) Enzo Apicella
Dopo che le tv hanno trasmesso il video di Stefano Gugliotta che viene pestato immotivatamente dalla polizia e poi arrestato per "resistenza a pubblico ufficiale", il capo della polizia Manganelli "dispone una ispezione".

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A Terni la questura lede lo stato di diritto!

Grave intimidazione a danno di 12 compagni cobas e antifascisti

(12 Giugno 2010)

Il Questore di Terni , abusando dei suoi poteri - attraverso misure amministrativo/repressive, ancora previste dalla famigerata " legge Scelba del `56" e dal TULPS fascista - sta intentando di sequestrare i fondamentali diritti politici sanciti dalla Costituzione a 12 compagni , tra i principali animatori della vita sindacale , sociale,culturale e politica del territorio Ternano.

A questi compagni è stato applicato il provvedimento "dell´avviso orale ", una pesante minaccia tesa ad impedire le libertà individuali e di movimento , che impone " di tenere comportamenti conformi alla legge(Scelba) , in caso contrario saranno proposti al Tribunale di Terni per l´applicazione della Sorveglianza Speciale di Pubblica Sicurezza , prevista dall´art.3-L.1423/56 e successive modifiche previste dalle leggi 128/2001 e 94/2009 ".

Se queste disposizioni autoritarie , nonché faziose e coercitive , trovassero applicazione ovunque, la vita politica, la convivenza civile e i diritti costituzionali in Italia, sarebbero già sotto il sequestro di una tirannia di stampo fascista !

Peraltro, dopo la sconfessione e l´azzeramento dei Teoremi Questurino-Giudiziari sanzionati dalle Sentenze Assolutorie riguardanti i compagni di " Cosenza e Taranto", in cui erano imputati anche alcuni rappresentanti Cobas , nessuna istituzione governativa era arrivata a tanto !

Il Coordinatore della Confederazione Cobas della Provincia di Terni, Franco Coppoli, e un lavoratore Cobas della Tyssen Krupp, sono nella illegale " lista nera" predisposta dalla Questura di Terni-Divisione Anticrimine-Sezione misure di prevenzione e sicurezza .

Ciò la dice tutta sulle subdole intenzioni del Questore di Terni , che interviene a " gamba tesa" contro i protagonisti della ripresa conflittuale nel tessuto produttivo e sociale Ternano, sottoposto ai diktat padronali della Tyssen Krupp ( un mixer di clima da caserma condito con ritorsioni antisindacali e infortuni-morti del lavoro) , agli scempi della devastazione ambientale , agli scandali della Pubblica Amministrazione,alle provocazioni dei neofascisti.

Il Questore e la Questura di Terni , invece di intervenire a tutela della " legalità repubblicana"- di imporre il rispetto dei principi costituzionali e di sanzionare sopraffattori,corruttori e fascisti - si scagliano contro quanti ,esercitando il possesso dei Diritti Fondamentali denunciano, attraverso manifestazioni,scioperi e altre forme di protesta, la lesione di quei diritti pretendendone il ripristino.

Di fatto , con questa grave intimidazione la Questura di Terni si schiera a fianco del padronato, dei devastatori e dei fascisti, contro l´esercizio del diritto di sciopero e attività sindacali, contro la libertà di manifestare,contro il diritto di resistenza teso ad impedire la " ricostituzione del partito fascista", le connesse azioni squadristiche e il vilipendio della Costituzione antifascista !

La Confederazione Cobas , parte integrante di un vasto e diffuso movimento proteso al rinnovamento profondo della società italiana - usurpata e avvilita da una cricca politico-economica corrotta e alla bancarotta - non smetterà un attimo dal denunciare soprusi e crimini da qualsiasi parte provengano pretendendo, come in questo caso per i propri esponenti e per gli antifascisti, il ritiro degli odiosi provvedimenti e la sanzione di chi li ha partoriti .

La Confederazione Cobas nel rinnovare la incondizionata solidarietà e stima a Franco Coppoli , al lavoratore della Tyssen Krupp e agli antifascisti del territorio Ternano, si adopererà in tutte le sedi per far valere le argomentazioni democratico-costituzionali, impegnando l´intero quadro militante a sostegno delle iniziative locali e nazionali per sconfiggere la deriva autoritaria in corso.

Roma 10 giugno 2010

Confederazione Cobas

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