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IL PANE E LE ROSE - classe capitale e partito
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Eccolo qui lo Stato “etico”

Salvare i banchieri, spremere i lavoratori !!

(20 Giugno 2010)

I fatti sono fatti, e questi non sono solo scritti nella “misura” e nel “collegato lavoro” ma anche nella dura realtà dei rapporti di lavoro, della disoccupazione e del precariato, in cui la vicenda di Pomigliano d'Arco è solo la punta dell'iceberg: “Cari lavoratori, siccome solo noi (Fiat e colleghi, Stato compreso) siamo talmente ricchi da permetterci di possedere strumenti di lavoro come aziende industriali, commerciali, ospedaliere, ecc. ecc., potete lavorare solo per noi, e quindi potete mangiare solo grazie a noi, ma solo se lavorerete di più guadagnando di meno, altrimenti niente lavoro, perché sappiatelo, se non guadagniamo abbastanza sappiate anche non ci sarà nessun lavoro per voi, tanto meno per i vostri figli, diplomati, laureati, scolarizzati o non scolarizzati che siano.” E' così che la loro democrazia delle belle parole si ferma al limite della timbratura del cartellino, per passare alla dittatura del “datore di lavoro”, che piuttosto che concorrere a farlo preferisce fare piani e piani di lavoro, progetti, riorganizzazioni, moduli, tempistiche, … del lavoro altrui. Domanda: se sono democratici come dicono, perché non riducono democraticamente l'orario di lavoro, a parità di salario, in modo che i lavoratori sentano meno la crisi e siano più ottimisti almeno quanto il governo pretende lo siano persino i disoccupati???

Risposta: perché così si ridurrebbe la nostra disoccupazione ma non si alzerebbero i loro profitti.

Per la stessa ragione CISL e UIL non ritengono indispensabile ridurre la disoccupazione, ma non da meno la CGIL ormai nel pallone: il suo sciopero nazionale del 25, non sarà nazionale perché in Liguria, Piemonte e Toscana si farà dicono (se si farà) … il 2 luglio!!!!

Dividono persino i loro scioperi e poi hanno anche il coraggio di denunciare il sindacalismo di base perché dividerebbe i lavoratori, dimostrando nei fatti, quanto sia non solo giusto ma indispensabile dividerci da loro per riunificare i lavoratori. Pensiamo invece, per come e quanto possiamo, a difenderci da chi pensa solo alle proprie tasche piene,

RIVENDICANDO RIDUZIONE DELL'ORARIO DI LAVORO E SALARI DIGNITOSI, PARTECIPANDO ALLO SCIOPERO DEL 25 PROSSIMO INDETTO DAL SINDACALISMO DI BASE, ED ALLA MANIFESTAZIONE NAZIONALE A MILANO.

(informazioni sulla modalità di partecipazione in sede, allo 010 862 20 50 o info@sinbase.org)

Sin.Base - sindacato di base - Genova

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