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La Fiom e la Fiat

La Fiom e la Fiat

(29 Dicembre 2010) Enzo Apicella
La Cgil attacca la Fiom per essersi opposta al ricatto di Marchionne

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Dal NO di Pomigliano al rifiuto della collaborazione sindacale con padroni e governi.

Assemblea a Napoli sabato 3 luglio

(26 Giugno 2010)

Ciò che sta accadendo alla Fiat di Pomigliano dimostra la volontà padronale di fare piazza pulita di ogni vera opposizione ai processi di ristrutturazione selvaggia, ma anche l’insostituibile ruolo delle organizzazioni sindacali di base, capaci di “ridare forza e voce” ai lavoratori infliggendo un primo e duro colpo al cosiddetto “Piano Marchionne”: una importante premessa e direzione di marcia per la ripresa della mobilitazione e delle lotte dei lavoratori.

Tutto ciò nonostante l’imponente campagna mediatica e di ricatto messa in atto dalla Fiat nel tentativo di schiavizzare i lavoratori dell’industria (e con Brunetta) del pubblico impiego.

Una campagna appoggiata da Fim e Uilm e dal doppio gioco della Fiom (sindacato che mentre “criticava” il referendum invitava i lavoratori a recarsi al voto senza avere il coraggio di fare campagna per il “NO”).

La stessa Fiom che da circa un anno, insieme a Fim ed Uilm - ed in ossequio alla ‘melfizzazione’ prevista dal “Piano Marchionne” - continua a sequestrare l’elezione delle RSU a Pomigliano ed in queste settimane è promotrice di una legge di iniziativa popolare dettata dalla Fiat e funzionale alla prospettata controriforma della rappresentanza sindacale auspicata da CGIL-CISL-UIL e dall’asse Marchionne-Bersani-Brunetta-Berlusconi.

Nell’Assemblea di Napoli del settembre scorso lo avevamo affermato: “dall’appoggio ai licenziamenti politici, dei reparti-confino al sequestro del voto RSU concertato con la Fiat, Fiom-Fim-Uilm stanno scrivendo una delle pagine più nere della storia sindacale”! E sulla scia della Fiat, Brunetta ed i sindacati collaborazionisti hanno oggi deciso il rinvio “per legge” delle elezione delle RSU nel pubblico impiego in scadenza a pochi mesi, incluse quelle per la scuola già scadute dal 2009.

La manifestazioni nazionali e gli scioperi indetti dall’U.S.B., la “mazzata” assestata dallo Slai Cobas nei giorni scorsi alla Fiat Pomigliano, rappresentano quella “alterità di classe” indispensabile all’orientamento ed allo sviluppo della mobilitazione e delle lotte dei lavoratori tutti (privati, pubblici, precari, immigrati,) contro l’offensiva economica e sociale del padronato e del governo.

Su questi temi lo Slai/Cobas e la Confederazione U.S.B. invitano i lavoratori, i precari, i delegati onesti e non asserviti, le organizzazioni politiche e sociali, ad un confronto ed una discussione pubblica.

SABATO 3 LUGLIO – ore 10 – NAPOLI
ASSEMBLEA NAZIONALE
Hotel Ramada (adiacenze uffici Inps – Via Galileo Ferraris (stazione centrale)

Slai/Cobas Coordinamento Nazionale
Unione Sindacale di Base

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