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La pietà delle banche

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(15 Febbraio 2012) Enzo Apicella

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I delegati Fiom di Vodafone contro le "decisioni burocratiche" della Cgil

(31 Luglio 2003)

I delegati Fiom di Vodafone non digeriscono la "decisione burocratica" - così la definiscono - presa dalla Cgil nel corso dell'ultimo direttivo. Non aver lasciato la titolarità delle trattative alla Fiom - almeno per il periodo dell'armonizzazione del contratto, così come in massa avevano richiesto, sostenuti da tutti i delegati Wind - rischia di portare un danno rilevante nell'immediato, con il peggioramento delle condizioni contrattuali dei lavoratori, e uno più a lungo termine: la disaffezione dei dipendenti nei confronti della Cgil.

Scaduto il vecchio contratto aziendale - dei metalmeccanici, più una serie di accordi ereditati dalla Olivetti - dall'1 gennaio di quest'anno Vodafone (ex Omnitel) ha adottato il contratto delle telecomunicazioni. Si stava procedendo all'"armonizzazione", ovvero al passaggio da un contratto all'altro, con i sindacati metalmeccanici Fim, Fiom e Uilm, quando in marzo le trattative si sono interrotte.
Il nodo della rottura si è giocato sul recepimento delle flessibilità contenute nel contratto delle tlc: l'azienda voleva applicare quanto prevede il testo delle tlc su orari e quote di precari.
Nel primo campo, ad esempio, è possibile cambiare i turni 48 ore prima, con motivazioni individuate, ma a maglie abbastanza larghe; si passa dalle 40 ore contate su una settimana a una media su più settimane; si riducono le ore di riposo da un turno al successivo da 12 a 8. Per ciò che riguarda la quota di interinali e a termine, si raddoppia quanto concesso dal contratto dei metalmeccanici. E' evidente che le condizioni dei lavoratori in questo modo peggiorerebbero, e Fim, Fiom e Uilm non hanno chiesto altro che conservare quanto già acquisito nei contratti passati.

L'azienda, a questo punto, ha deciso di non trattare più con i metalmeccanici, individuando come nuovi interlocutori i sindacati delle telecomunicazioni. In casa Cgil, i delegati Fiom hanno chiesto alla confederazione di indicare come interlocutore per l'armonizzazione la Fiom, in modo da poter ricominciare le trattative.
Una lettera indirizzata a Guglielmo Epifani, firmata da 62 delegati Fiom di Vodafone e Wind (la totalità delle Rsu Cgil presenti nelle due aziende), aveva chiesto una decisione entro il direttivo dello scorso 17 luglio. Il direttivo ha dato il colpo finale: "Già dal 1996 esiste il contratto delle tlc - ha liquidato la Cgil, non accettando di aprire un dibattito politico all'interno dell'organizzazione - e la titolarità è della categoria Slc".

Ora tra le ipotesi che circolano, quella di consultare i lavoratori iscritti alla Cgil sulla decisione della confederazione, oltre a far votare il nuovo contratto successivamente. Inoltre, molti manifestano la volontà di non passare dalla Fiom alla Slc, restando dunque delegati metalmeccanici.

Centro di documentazione e lotta - Roma

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