Capitale e lavoro :: La manovra anti-crisi

Tremonti se la prende con i pendolari, ossia con gli studenti e i lavoratori

(2 Luglio 2010)

Negli ultimi 20 anni la privatizzazione delle ferrovie ha anteposto l'alta velocità e le grandi opere alla salvaguardia e al potenziamento dei servizi. A rimetterci sono stati i pendolari, chi per motivi di studio e\o di lavoro usa i mezzi pubblici. Aumento delle tariffe, stazioni e tratte cancellate, in molte Regioni italiane prendere il treno è un'autentica odissea e per spostamenti di 50\60 km si impiegano anche due ore. Ma al peggio non c'è mai fine e ora si passa a colpire i servizi su gomma. La manovra taglia 9,5 miliardi destinati alle Regioni nel prossimo biennio e senza questi soldi le gare per i servizi pubblici locali non potranno essere bandite, saranno colpite soprattutto le Regioni che hanno maggiormente investito nel trasporto locale vuoi per l'alto numero di pendolari , vuoi per le caratteristiche geografiche. E dopo i tagli del 2008 (quasi il 20% in meno di treni), ora ne arrivano altri di maggiori dimensioni

Sono a rischio 100 mila posti di lavoro in un settore dove il Governo vorrebbe anche abolire il diritto di sciopero con una legge all'esame del Governo, alcune migliaia in Toscana , una regione che ha subito tagli di alcune tratte ferroviarie nelle province di Lucca, Grosseto, Arezzo e Firenze

Dietro questa manovra non c'è solo il folle disegno di abbattere la spesa pubblica (e con essa i consumi ) ma anche un disegno ben preciso:si regalano soldi a Trenitalia per l'alta velocità ma vengono tagliati i fondi destinati a sovvenzionare le tratte dei pendolari. Mentre il Governo non fa nulla per favorire il trasporto non inquinante su rotaia e taglia fondi ai servizi pubblici, ecco arrivare sei miliardi per il Ponte sullo Stretto, i cinque miliardi per l’Alta velocità Milano-Genova, altri miliardi di euro per l'alta velocità che lega l'Italia alla Francia, i soldi regalati ai proprietari delle reti autostradali

Regalie di stato e tagli ai pendolari, questa è la ricetta del Governo

Confederazione Cobas