">

IL PANE E LE ROSE - classe capitale e partito
La pagina originale è all'indirizzo: http://www.pane-rose.it/index.php?c3:o17999

 

La Fiom di Genova deve prendere le distanze da Sergio Cofferati

Una lotta vera per Pomigliano... esige prima chiarezza!!!

(5 Luglio 2010)

Venerdì 2 luglio a Genova c'è stata una grande manifestazione (con quasi 15 mila manifestanti) indetta dalla Cgil/Liguria di protesta contro l'ultima manovra finanziaria proposta da questo Governo. Due sono stati i cortei cittadini, partiti alle 9 che si sono ricongiunti poi in p.zza Caricamento per le 10, 30.Esattamente in cui avveniva il ricongiungimento sotto il palco, per l'apertura del comizio, tra le fila della Fiom ci sono stati lavoratori, ma anche delegati e dirigenti ( quali Bruno Manganaro*) che hanno gridato-addirittura col megafono- slogan di elogio a Sergio Cofferati, presente in quella piazza dall'inizio della manifestazione, come «Rivogliamo Cofferati» e «Cofferati, Cofferati» oltre a cercarlo in tutti i modi per stringergli la mano(vedi Franco Grondona**) e-addirittura- invitarlo più volte ad indossare la maglietta rossa della Fiom, quasi come se fosse un difensore delle cause dei lavoratori!!!

Dal momento che tra i contenuti portati in p.zza dalla Fiom genovese, ma condivisi anche da tutti gli appartenenti all'area della “Cgil che vogliamo” - me compreso - c'è stata anche la difesa del No di Pomigliano, ribadita più volte in precedenza con slogan come «Pomigliano ce l'ha insegnato come si comporta un vero sindacato», «Chi non salta della Cisl è» e «Resistenza, resistenza», la domanda doverosa è: perchè si elogia Cofferati quando proprio su Pomigliano la pensa diversamente dai lavoratori che quell'accordo l'hanno respinto, prima ancora che da tutti noi?

Sarà mica per il suo trascorso passato in Cgil, o magari come Primo cittadino di Bologna?

In passato/nel 99, quando c'è stato bisogno di promuovere il referendum per l'articolo 18, proprio Cofferati, giorni dopo aver portato in p.zza a Roma 3 milioni di lavoratori, ha invitato proprio quest'ulrimi a non andare a votare.

Su Pomigliano, è bene dircelo, Cofferati con la sua proposta di cambiamento radicale dell'accordo Marchionne-Cisl, come riportato dalla stampa cittadina il giorno dopo, nasconde il suo consenso alla maggioranza delle proposte di quell'accordo. Infatti, l'ex sceriffo di Bologna (tanto per rispondere alla seconda domanda!) è contrario solamente a due soli punti cruciali-su sei- di quell'accordo, quali:il divieto di sciopero per esigenze di avviamento, per recuperi produttivi e per punte di mercato, così come alla potenziale mancanza di pagamento dei primi tre giorni di malattia, con la scusante dell'assenteismo. Viceversa è favorevole (come dichiarato alla trasmissione Omnibus Sera su La7 ven.2 luglio) all'aumento dell'orario, dei turni di lavoro(tre turni al giorno per sei giorni la settimana) e dell'intensità di lavoro a parità di salario, alla flessibilità, all'aumento dello straordinario obbligatorio(che da 40 arriverebbero ad 80 ore più le eventuali 200 ancora usabili al posto della mezz'ora di mensa) e allo spostamento dell'orario di mensa alla fine del turno ( e non più dopo 6 ore di turno) e alla sua potenziale soppressione per esigenze di lavoro straordinario.

Se i primi due punti sono un attacco allo Statuto dei Lavoratori-da lui dichiarato-gli altri si possono accettare per aiutare la Fiat a competere meglio sul mercato internazionale dell'automobile.

Chiarito anche quest'ultimo aspetto la Fiom, l'area “La Cgil che vogliamo”, i sindacati di base, tutte le forze rivoluzionarie, o almeno sedicenti come tali, extra-parlamentari hanno l'obbligo-se vogliono realmente essere un Alternativa - di stare all'Opposizione di Cofferati, così come del Pd, del Governo, dei sindacati gialli e della burocrazia in Cgil, (la quale oltretutto ha fatto pressione sulla Fiom prima per firmare subito e successivamente a non pubblicizzare troppo il No a Pomigliano).In sostanza Cofferati in quella piazza andava contestato, anzichè applaudito.La Fiom Genova ha avuto la possibilità di parlare dal palco e anche se non lo si sapeva, della partecipazione di Cofferati, avrebbe potuto improvvisare e finire il suo discorso proprio criticando quest'ultimo.Si è persa un'occasione per rimarcare la ns differenza programmatica, come nuova Area sindacale nascente..............martedì 6 luglio quando a Roma verrà confermata la nascita dell'Area programmatica "La Cgil che vogliamo"sarà bene chiarire una volta per tutte chi sono i ns modelli sindacali e soprattutto i ns alleati!!!

COMBATTIAMO IL RIFORMISMO DI COFFERATI, MOBILITIAMOCI PER LA COSTRUZIONE DI UN SINDACATO DI CLASSE!!!

*Bruno Manganaro, rappresentante Fiom Genova e schierato nell'area di Contro-Corrente/Prc, è stato il più energico ad urlare il nome di Cofferati
**Franco Grondona, segretario Fiom/Liguria e appartenente all'area di Lotta Comunista

Antonio (ex Rete28Aprile/Genova)

Fonte

Condividi questo articolo su Facebook

Condividi

 

Ultime notizie del dossier «Dove và la CGIL?»

4909