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(14 Gennaio 2011) Enzo Apicella
Referendum sul ricatto Marchionne a Mirafiori

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Pomigliano: altri guai in vista per i lavoratori !

(12 Luglio 2010)

Il 9/7 , non è bastato ai lacchè Cisl-Uil-Ugl-Fismic omaggiare il padrone Fiat a Torino – accordandogli tutto , ovvero l’assenza di vertenze, rivendicazioni, diritti,scioperi - questi venduti si sono assunti la funzione di “ Kapò” , in nome della “ governabilità “ della caserma di Pomigliano !

Spetterà a loro il lavoro sporco della decimazione dei lavoratori, il collocamento dei selezionati per il passaggio alla nuova società , non più Fiat, che costruirà la Panda alle condizioni capestro impartite da Marchionne.

Spetterà a loro fare la spia e denunciare fino ai licenziamenti , quei comportamenti liberatori che insorgeranno anche tra quelli del SI individuati per la “ new co.”.

Di questo si è parlato e concordato il 9/7 a Torino con l’americano Marchionne, che preferisce gli scontati osanna degli sconfitti “ operaiproprietari” della Crysler ( il 63% delle azioni Crysler “appartengono” agli operai, tramite i fondi pensione) piuttosto che prendere atto della dignità e della coscienza espressa dagli operai di Pomigliano con il rifiuto del suo piano disastroso e liberticida.

Al dunque, Marchionne e i lacchè liquidatori testamentari dei diritti indisponibili , cosa hanno macchinato contro gli operai di Pomigliano ??!

Agli operai del “ NO” verrà data la possibilità di abiurare il loro dissenso, di rinnegare dignità e diritti , in cambio dell’assunzione nella “ new co.” ??!

Oppure, verranno sparpagliati e confinati in decine di società terziarizzate, per poi essere mollati strada facendo ??!

Non vogliamo nemmeno immaginare questo drammatico scenario , ma è bene sapere che quegli infami, il 9/7 al Lingotto “ hanno raschiato il fondo”, pur sapendo che queste assolute illegalità non troverebbero alcuna accoglienza nei giudizi della Magistratura del Lavoro.

Quello che ci interessa in questo difficile momento – quando gli occhi di tutti i lavoratori guardano agli operai di Pomigliano ( alla Fiat di Melfi, Mirafiori,Cassino, si sciopera per il mancato pagamento del premio di produzione) e dall’altra parte, padroni-governo-complici sindacati , festeggiano “ l’evento storico della resa incondizionata dei lavoratori “ – è sostenere l’unità degli operai, il rifiuto di farsi dividere drasticamente dalla prepotenza del padrone, di non essere gli uni i “Caini “ degli altri !!

In pieno solleone, quando piombano i peggiori misfatti – entro 15 gg. Marchionne deciderà sulla “new co.” : non bisogna farsi trovare impreparati !!

Nel frattempo un Marchionne contrariato e furbastro ha scritto ai lavoratori della Fiat Group ( il Presidente Fiat J.Elkann gli ha fatto il verso ribadendo gli stessi concetti) – in cui sostiene che “l’attuazione dell’intesa su Pomigliano ha valenza generale per tutto il gruppo Fiat, condizione necessaria per la continuità del Progetto Fabbrica Italia , che prevede il raddoppio di auto entro il 2014 …. che pertanto richiede governabilità per accettare la sfida con il resto del mondo”.

In parole povere Fiat/Marchionne – al pari della macelleria sociale prevista dalla manovra governativa – dispongono le “ lacrime e sangue “ per tutti i lavoratori, l’equiparazione in Italia delle condizioni di lavoro e diritti presenti in Polonia, Cina, Brasile !

E’ DAVVERO CHIEDERE TROPPO ! RIBELLARSI E’ GIUSTO E NECESSARIO !!

Roma 10/7/2010

COBAS Lavoro Privato – Confederazione Cobas

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