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Report della riunione nazionale del Forum Palestina del 10 luglio a Viareggio

(17 Luglio 2010)

Sabato 10 luglio si è svolta a Viareggio la riunione nazionale del Forum Palestina, con la presenza dei compagni di Viareggio, Novara, Torino, Bologna, Napoli, Catania, Milano, Pistoia, Carrara, Firenze, Varese e Roma, con l'obiettivo di definire le prossime tappe della Campagna contro il sionismo, anche alla luce dell'imminente pubblicazione degli Atti del Convegno “10 domande sul sionismo” che si è tenuto a Roma nel novembre del 2009.

Si è partiti dalla constatazione che il Convegno ha determinato l'apertura del dibattito pubblico sul sionismo e che attraverso la presentazione degli Atti sarà possibile dare continuità all'offensiva che il Forum ha lanciato sul piano ideologico: scopo della Campagna è infatti quello di approfondire e affrontare storicamente e analiticamente i fondamenti ideologici del sionismo che, nella loro realizzazione, hanno determinato la nascita di una “questione israelo-palestinese”.

In linea con la sintesi del Convegno di novembre, si è ribadita l'intenzione di contrastare il “sionismo reale” nell'ambito della lotta contro il colonialismo e l'imperialismo, in completo accordo, peraltro, con la relazione dell'esponente della sinistra palestinese, Rabah Mohanna, con il quale il Forum Palestina ha promosso due incontri pubblici nei primi giorni di luglio, a Roma e a Milano.

Portare avanti la Campagna contro il sionismo nel nostro paese implica naturalmente il confronto con una realtà che vede in campo, a tutti i livelli e in modo politicamente trasversale, i gruppi di pressione filosionisti; implica, dunque, un impegno politico di contrasto alle politiche dei governi, degli enti locali, all'equiparazione dell'antisionismo con posizioni “antiebraiche”, che il Forum storicamente respinge e contrasta, e anche a tentativi, non di rado provenienti da aree del “pacifismo italiano”, di criminalizzare le posizioni più nette e determinate e piattaforme che non lascino spazio ad alcuna forma di ambiguità.

E' in quest'ottica che alla Campagna BDS, portata avanti in tutta Italia in modo coordinato e costante, l'impegno è quello di affiancare una Campagna contro il sionismo in modo ugualmente coeso, capace di agire su tutti i fronti con l'obiettivo di ampliare e intensificare il dibattito intorno a questo tema. Il confronto si è dunque articolato sui seguenti punti:

1 – La prima parte della discussione si è concentrata sugli ultimi episodi di aggressioni, avvenute soprattutto nelle strade di Roma, come lo scorso 24 giugno al Campidoglio, con i quali gruppi organizzati dell'apparato di “sicurezza” del quartiere ebraico della capitale tentano di impedire lo svolgimento di manifestazioni pacifiche al fianco del popolo palestinese con l'intento di imporre con la forza un unico punto di vista. Un approfondimento sul sionismo è necessario anche per comprendere la natura del ritorno all'aggressività dei gruppi filoisraeliani nel nostro paese.

2 – E' stata sottolineata l'importanza di un'analisi sull'ideologia sionista che rientri in un'ottica di classe, e colleghi le basi ideologiche del movimento sionista alla sua funzione all'interno del sistema colonialista e imperialista. In questo senso sarà particolarmente rilevante demolire anche culturalmente, oltre che economicamente e politicamente, l'immagine di Israele come “Stato democratico”, mettendo a nudo la sua natura razzista, guerrafondaia e volta alla pulizia etnica del popolo palestinese e il suo sofisticato apparato propagandistico e mistificatorio. Non a caso Israele si mostra oggi come un laboratorio fondamentale per imporre nel mondo politiche discriminatorie e di sfruttamento; così come non è un caso se l'industria bellica in Occidente ha storicamente dimostrato di avere tutto l'interesse ad appoggiare il sionismo mantenendo aperta la “questione israelo-palestinese”.

3 – Ugualmente importante sarà affrontare tutte le contraddizioni proposte dall'ipotesi di un “sionismo di sinistra”, che mantiene alta l'attenzione sulle politiche di apartheid ma non esce dalle compatibilità con un punto di vista sul sionismo inteso come “movimento di liberazione nazionale”. Rifiutando l'idea che possano esistere lati “più o meno accettabili” del sionismo, ma riaffermandone in profondità il suo carattere coloniale, si è proposto di presentare criticamente gli Atti del convegno in quei passaggi dove emergeranno tali posizioni.

4 – Al fine di organizzare e affrontare le presentazioni pubbliche degli Atti nel modo più attrezzato, coordinato e omogeneo, a partire da settembre da ogni città saranno proposte possibili date e luoghi perché sia preparato un calendario di iniziative che ci impegneranno nei prossimi mesi dopo la pausa estiva. Particolare importanza sarà data alle presentazioni del libro nelle università, dove si forma e si propone la maschera ideologica di Israele anche attraverso politiche di revisionismo storico e dove, anche nell'ambito della Campagna di boicottaggio accademico, sarà fondamentale smascherare l'immagine “neutrale” della cultura imposta dagli apparati accademici. I compagni dell'Orientale di Napoli avvieranno i contatti con i colleghi degli altri atenei perché si possano organizzare le presentazioni nelle università e si possa diffondere il dibattito sul sionismo nell'ambito accademico.

Appena avremo le copie del libro, che andrà in stampa nei prossimi giorni, lo faremo sapere a tutti e invieremo le copie che occorreranno a ogni città e ad ogni realtà.

Buono studio e buon riposo durante la pausa estiva, ci aspetta molto lavoro a partire dalla ripresa di settembre.

Il Forum Palestina

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