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Dio è ovunque

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(30 Dicembre 2010) Enzo Apicella

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(25 Luglio 2010)

La sceneggiata è quella di sempre: di fronte a prove documentali, come quelle di Panorama, sulle piacevoli serate di sacerdoti in locali gay, le gerarchie vaticane cadono dalle nuvole, minimizzano la portata del fenomeno, parlano di attacco alla Chiesa, continuano a sostenere che l’essere omosessuali è un peccato, e (risate di sottofondo) “il Vicariato è impegnato a perseguire con rigore, secondo le norme della Chiesa, ogni comportamento indegno della vita sacerdotale”.
Questi falsoni di preti ci vogliono far credere di non conoscere l’entità del fenomeno omossessualità e pedofilia diffuso tra i loro ministri di culto, facendo gli ingenui, ma chi ha nella propria storia la cultura profonda della Inquisizione conosce le sue pecorelle e, durante i lunghi anni di vita collettiva degli aspiranti preti, la genuina indole della persona viene fuori e comunque le gerarchie hanno mezzi spionistici per sapere tutto, solo se ne avessero voglia.

La verità che non si vuole rivelare, né affrontare, è quella che la Chiesa e il sacerdozio attirano personalità sessuofobiche, che la castità e il celibato obbligatori accentuano e, con la crisi delle vocazioni, se discriminasse omosessuali e pedofili, il Vaticano di troverebbe senza personale.
L’unica via d’uscita è quella di abolire l’obbligo del celibato, abolire la odiosa discriminazione verso le donne prete, con il risultato di far avvicinare al sacerdozio gente normale, che non vuole rinunciare ai naturali rapporti affettivi, che non vuole rinunciare a matrimonio e figli, e che sarebbe in grado di capire molto meglio i problemi dei fedeli, i problemi dei giovani, i problemi sociali.

C’è comunque da capire gli uomini della Curia, sono enormemente impegnati negli affari e nella politica, non hanno tempo per certe sciocchezze, e fanno buone azioni, tipo quella di offrire un tetto al nullatenente Bruno Vespa (invece di offrirlo ai terremotati de L’Aquila), e questa operazione la chiamano “Propaganda Fide”.
Meditate gente…meditate.


24 luglio 2010

Paolo De Gregorio

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