">
il pane e le rose

Font:

Posizione: Home > Archivio notizie > Stato e istituzioni    (Visualizza la Mappa del sito )

Bell'Italia amate sponde

Bell'Italia amate sponde

(16 Maggio 2009) Enzo Apicella
L'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati ha reiterato al ministro dell’Interno, Roberto Maroni, la richiesta di porre fine alla prassi del respingimento di migranti dalla Libia.

Tutte le vignette di Enzo Apicella

costruiamo un arete redazionale per il pane e le rose Libera TV

SITI WEB
(La tolleranza zero)

Spostamento del CIE da Verona a Rovigo, nessuna vittoria

(2 Agosto 2010)

Al contrario di quanto finora trapelato, il CIE sembra che non verrà costruito sul territorio della provincia veronese ma dalle parti di Rovigo. Il PdL scaligero esulta e rivendica questo spostamento di sito come una vittoria. Sublime ipocrisia: il Centro di Identificazione ed Espulsione viene considerato necessario, ma tanto scomodo che non lo si vuole sul proprio territorio, per misere convenienze elettorali evidentemente. Perchè?

Il CIE è un vero e proprio carcere, in cui i migranti posso essere rinchiusi fino a 6 mesi, senza aver commesso alcun reato, in condizioni spesso disumane e di inospportabile sovraffollamento, con abusi e violenze quotidiane, tanto che le tensioni, i tentativi di fuga, gli atti di autolesionismo, sono all'ordine del giorno come dimostrano le recenti cronache provenienti dai CIE di Gradisca, Torino e Bari. Si tratta di strutture che fotografano in modo plastico quel razzismo istituzionale portato avanti dalla Lega Nord (Verona ha un sindaco condannato per propagana rezzista) e dal PdL e che legittima lo sfruttamento del lavoro migrante e la xenofobia. Per questo non c'è niente da festeggiare se il CIE si fa a Rovigo anzichè a Verona. La costruzione di questo carcere per migranti è e rimane un atto insopportabile che viola la dignità ed i diritti di uomini e donne. Oltre a ciò Sinistra Critica denuncia lo sperpero di denaro pubblico che tali istituzioni razziste costituiscono. Circa 60 euro al giorno per detenuto è la spesa he lo Stato deve sostenere, sotto forma di rimborso ai gestori privati di queste "prigioni etniche". Senza considerare le spese per polizia e carabinieri addetti alla sorveglianza. Pensiamo che sarebbe certamente più degno e intelligente che il governo usasse queste risorse per estendere gli ammortizzatori sociali a tutti il lavoratori e a tutte le lavoratrici e per evitare la chiusura delle aziende in crisi. Anche perchè, molti lavoratori migranti, proprio per la perdita del posto di lavoro rischiano di finire rinchiusi nei CIE.

No al CIE, nè a Verona nè altrove!

Sinistra Critica
Verona

Fonte

Condividi questo articolo su Facebook

Condividi

 

Ultime notizie del dossier «La tolleranza zero»

Ultime notizie dell'autore «Sinistra Critica»

4847