">

IL PANE E LE ROSE - classe capitale e partito
La pagina originale è all'indirizzo: http://www.pane-rose.it/index.php?c3:o18193

 

Inceneritori Colleferro, riesplode l’incubo inquinamento

(9 Giugno 2010)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.comunistiuniti.it

La Rete per la tutela della Valle del Sacco torna a denunciare irregolarità nelle emissioni inquinanti degli inceneritori.

Una truffa da 43 milioni di euro, quella che il consorzio Gaia, gestore degli impianti impianti di incenerimento rifiuti a Colleferrro, in provincia di Roma, avrebbe portato a segno ai danni del Gestore di energia elettrica. È quanto emerge dalle conclusioni dell’indagine portata a termine dalla commissione Bicamerale d’inchiesta sul traffico illecito di rifiuti. «Ci volevano arresti e prescrizioni, dopo anni di incenerimento rifiuti per arrivare alla pubblicazione dei valori di emissione degli impianti».

La Retuvasa, Rete per la tutela della valle del Sacco, non perde occasione per polemizzare contro i danni che la «gestione criminale» degli impianti ha arrecato alla popolazione, causando l’immissione in atmosfera di sostanze tossiche e nocive, con il loro carico pernicioso sulla salute. «Le normative sui valori di emissione degli impianti industriali prescrivono limiti calcolati in base alla loro possibile dannosità su esseri umani adulti - fanno sapere dal Comitato -, non tenendo in dovuto conto i bambini, soggetti a un rischio maggiore perchè - spiegano - a parità di peso, introducono maggior quantità d’aria, acqua e cibo in un organismo non ancora formato».
La Retuvasa propone dunque un’analisi dei valori di emissione per quanto riguarda le due linee di incenerimento. Il comitato sostiene che sia qualcosa che «non quadra»: il modo in cui i dati vengono presentati, indurrebbe in errore. «Prendiamo ad esempio gli NOx, somma pesata di monossido di azoto e biossido di azoto - scrivono in una nota -. Prese singolarmente, le due linee di incenerimento, parrebbero rispettare i limiti, ma se si sommano i valori, ci si rende conto che nella media giornaliera i limiti vengono superati».

E se alle emissioni degli inceneritori si aggiungono quelle della Italcementi, stabilimento per la fabbricazione di cemento e calce idraulica a pochi chilometri di distanza dagli impianti per lo smaltimento dei rifiuti, la situazione non può che peggiorare. (Rossella Anitori, Terra)

www.comunistiuniti.it

Fonte

Condividi questo articolo su Facebook

Condividi

 

Ultime notizie del dossier «Lo smaltimento rifiuti tra privatizzazione e ecomafie»

Ultime notizie dell'autore «Comunisti Uniti»

5194