Imperialismo e guerra :: Palestina occupata

Khudari, Ministri UE finalmente vedranno distruzioni provocate da Israele

(7 Luglio 2010)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.forumpalestina.org

«I ministri europei che arriveranno a Gaza riceveranno un caloroso benvenuto da parte dei palestinesi ma sono chiamati a verificare con serietà le durissime conidizioni di vita della popolazione e le distruzioni provocate dall'attacco israeliano della fine del 2008».

Così si è espresso oggi Jamal Khudari, capo del Comitato popolare contro l'assedio israeliano, a proposito della prossima visita che sei ministri degli esteri dell'Unione europea svolgeranno nella Striscia di Gaza con l'«autorizzazione» del ministro degli esteri israeliano Avidgor Lieberman.

«Ci affidiamo all'obiettività dei ministri degli esteri europei che, siamo certi, non potranno che constatare come le recenti minusre annunciate da Israele abbiano cambiato ben poco della vita quotidiana dei palestinesi di Gaza. Eravamo e siamo sempre sotto un pesante assedio», ha detto Khudari intervistato da Radio Voce della Palestina.

«Israele - ha aggiunto - cerca di mostrarsi più flessibile dopo la strage sulla Freedom Flotilla diretta a Gaza (nove civili turchi uccisi, ndr) per conseguire risultati diplomatici, ma noi palestinesi viviamo come prima, per noi è cambiato ben poco».

Khudari perciò ha detto di augursi che la visita dei ministri europei serva a fare pressioni su Israele affinchè revochi totalmente il blocco di Gaza. In casa palestinese è forte il timore che la missione europea si conclusa con un generico appello a migliorare il rifornimento di generi di prima necessità a Gaza, senza chiedere la fine dell'embargo che peraltro non riguarda solo le merci ma anche le persone.

Il ministro degli esteri italiano Franco Frattini, un accanito sostenitore di Israele in sede Ue e amico del suo omologo Lieberman, ha annunciato oggi, a margine di un'audizione presso la commissione Bilancio della Camera, che la missione a Gaza «forse avverrà prima della conferenza di Kabul, prevista per il 20 luglio» e non si limiterà solo alla Striscia ma si fermerà anche in Israele e a Ramallah (sede dell'Anp di Abu Mazen). Un altra preoccupazione palestinese è che la visita dei sei ministri dell'Ue più che cercare di porre termine alle sofferenze di Gaza, abbia come scopo quello di fare pressioni su Abu Mazen affinché accetti di avviare il negoziato diretto con il premier Netanyahu senza prima ottenere il blocco totale della colonizzazione israeliana dei Territori occupati palestinesi. «Dall'incontro (ieri) a Washington tra Netanyahu e il presidente Obama è emersa la volontà di entrambi di lavorare per i negoziati diretti. Mi auguro che i palestinesi accetteranno», ha detto oggi Frattini.
(Fonte:Nena News)

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