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Milano . Caricati gli operai della Mangiarotti, 5 lavoratori feriti

(9 Luglio 2010)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.contropiano.org

Milano . Caricati gli operai della Mangiarotti, 5 lavoratori feriti

Il corteo degli operai della Mangiarotti nuclear è stato caricato ieri a Milano dagli agenti in tenuta antisommossa e cinque lavoratori sono rimasti feriti. A denunciare l'episodio è un delegato Fiom della Rsu dello stabilimento milanese, che rischia la chiusura per il trasferimento della produzione a Udine. «Il percorso del corteo era stato autorizzato - ha affermato Rosario Schiettini, delegato della Fiom nell'azienda che produce componenti per l'industria nucleare - ma all'imbocco di corso Monforte uno schieramento di forze dell'ordine ci ha impedito di arrivare fino alla prefettura. Sono partite le cariche e cinque operai sono stati colpiti dalle manganellate: uno di loro è stato portato via in ambulanza». La giornata di mobilitazione degli operai della Mangiarotti era iniziata davanti al consolato francese per impedire che la committente Areva chiedesse il trasferimento delle commesse dallo stabilimento di Milano. Dopo un colloquio tra un gruppo di sindacalisti e il diplomatico francese, il corteo a cui hanno partecipato anche una delegazione dei lavoratori della Maflow di Trezzano sul Naviglio e alcuni esponenti dei centri sociali, ha tentato di raggiungere la Prefettura per chiedere al rappresentante provinciale del governo il rispetto di una sentenza che impone alla proprietà di mantenere la produzione nello stabilimento milanese.

Dopo gli scontri una delegazione di rappresentati sindacali è riuscita a ottenere un'udienza in Prefettura.Gli operai della Mangiarotti Nuclear sono in presidio da dicembre davanti ai cancelli della fabbrica di V.le Sarca: vogliono solo tornare a fare il proprio mestiere, ossia produrre.

Hanno fatto causa all'impresa, che li aveva messi ingiustamente in cassa integrazione straordinaria e aveva spostato in un altro sito le commesse su cui stavano lavorando, e hanno vinto. Nonostante questo (nonostante la sentenza del Tribunale di Milano) il lavoro non è tornato in V.le Sarca. Gli ultimi pezzi in produzione pare stiano per essere prelevati, per essere portati in Friuli (dove ha sede un altro stabilimento del gruppo), oppure spediti direttamente in Francia, dal committente.

www.contropiano.org

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