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(20 Agosto 2010) Enzo Apicella
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    (Iraq occupato)

    IRAQ: Da settembre a Baghdad osservatorio internazionale sull’occupazione militare

    Comunicato stampa di "Un ponte per..."

    (11 Luglio 2003)

    "Occupation Watch", un osservatorio internazionale sull’occupazione militare sarà attivo, a partire da settembre, a Baghdad per denunciare le violazioni dei diritti umani da parte delle forze occupanti, monitorare la ricostruzione, l’utilizzo del petrolio, il comportamento delle aziende straniere, il processo democratico in Iraq.

    Lo hanno annunciato nella capitale irachena un gruppo di organizzazioni pacifiste internazionali, tra cui l'italiana "Un Ponte per ..."

    Fra i compiti specifici dell’osservatorio, la denuncia dei comportamenti illegittimi dei militari, degli arresti e delle detenzioni arbitrarie, dell'uso della forza non necessaria.

    Esso dovrà inoltre monitorare gli appalti e i contratti per la ricostruzione fino ad oggi assegnati tutti a multinazionali statunitensi "senza gara di appalto e senza trasparenza", come è stato denunciato da Medea Benjamin di "United for Peace and Justice", una coalizione di 600 associazioni e comitati pacifisti americani.

    "Sinora le forze occupanti – ha affermato Ted Lewis di Global Exchange, organizzazione di San Francisco - non hanno rispettato gli obblighi internazionali di assicurare cibo e servizi essenziali alla popolazione. Non possiamo credere che un paese che ha una tecnologia così avanzata, che può permettersi di spendere 500 miliardi di dollari all'anno in armamenti, non sia in grado di riattivare l’energia elettrica in due mesi"

    Per l’associazione "Un Ponte per .... che è tra i promotori dell’osservatorio, Fabio Alberti ha affermato che: "le forze di occupazione agiscono in una paese apertamente ostile non tanto perchè la popolazione ha nostalgia del passato regime , che nessuno rimpiange, ma quanto perché ogni giorno che passa gli intenti dell'occupazione militare - il controllo del petrolio e di un area strategica, gli affari della ricostruzione - appaiono più evidenti".

    Nei giorni scorsi il "Tavolo di solidarietà con le popolazioni dell'Iraq" presieduto da Alberti ha lanciato una petizione popolare per il ritiro immediato delle truppe italiane.

    "L’osservatorio – ha continuato Alberti – avrà grande attenzione nel monitorare i contratti di subappalto a cui aspirano centinaia di aziende italiane e degli altri paesi occupanti quali Gran Bretagna e Polonia".

    "Occupation Watch", basato esclusivamente sul volontariato e totalmente finanziato da associazioni pacifiste, sarà frutto del lavoro di un gruppo di ricercatori internazionali (tra cui un italiano) e iracheni che opereranno a Baghdad. I risultati delle ricerche saranno pubblicati su un sito dedicato.

    Roma, 10 luglio 2003

    Un ponte per...

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