">
il pane e le rose

Font:

Posizione: Home > Archivio notizie > Comunisti e organizzazione    (Visualizza la Mappa del sito )

Addio, compagno

Addio, compagno

(30 Novembre 2010) Enzo Apicella
E' morto Mario Monicelli

Tutte le vignette di Enzo Apicella

PRIMA PAGINA

costruiamo un arete redazionale per il pane e le rose Libera TV

SITI WEB
(Memoria e progetto)

Memoria e progetto:: Altre notizie

Circolo PRC Tarcento su situazione del partito: "rompere con la subalternità strutturale"

(17 Luglio 2010)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.comunistiuniti.it

Circolo PRC Tarcento

Ai segretari di circolo della provincia di Udine

Ai componenti CPF Udine

e p.c. Al direttivo nazionale

OGGETTO : Situazione del partito

“Il circolo di Tarcento, vista la situazione venutasi a creare all'interno del CPF incapace di produrre proposte politiche atte a fronteggiare la grave situazione in cui si trova il paese tutto, vista la ormai consolidata paralisi di un organismo strategico al funzionamento del partito ( ricordiamo a tutti che gli ultimi due federali sono saltati a data da destinarsi e la segreteria politica brilla per la sua assenza e stordisce per il suo silenzio da quasi 2 mesi), ritiene fondamentale aprire una riflessione che parta da un assunto fondamentale e innegabile: i problemi di questa fase sono problemi politici, non organizzativi, e i problemi politici sono tanto di orientamento generale quanto di rilevanza strettamente pratica in rapporto alla militanza attiva, e i due aspetti sono evidentemente correlati.

Sul primo problema, la domanda che va posta a questo punto è quale tipo di sinistra la segreteria del partito vorrebbe costruire sulla base della proposta della Federazione, visti gli attuali risvolti politici: la Federazione si avvia ad una fase congressuale di costituzione senza che nessuno sappia neppure minimamente in cosa consisterà quel percorso, né cosa in realtà lo ha preceduto quanto a parole d’ordine:

le coalizioni col Pd si è detto chiaramente che si faranno (coalizione democratica) ma si nega che si andrà ad un governo nazionale col Pd (anche perché governa ancora Berlusconi)(Non si vuole prendere atto che nel nostro paese non esiste il centro destra e il centro sinistra, ma solo due destre eterodirette dalla massoneria (4.000 massoni solo nel Pd). Due destre, una populista e sovversiva che disprezza le istituzioni e le libertà democratiche e una che si presenta col volto interclassista, buonista, ma che in realtà è profondamente confindustriale e che quando ha governato ha fatto di tutto per rappresentare al meglio gli interessi del padronato e della borghesia Italiana)
Nei rapporti sindacali è intenzionato a continuare il suo rapporto con Patta, di Lavoro e Società, che si è schierata per il Si’ nell’accordo di Pomigliano
Nei rapporti con SeL, c’è tutta l’intenzione di proseguire con le alleanze. Si chiuderà il congresso della Federazione della Sinistra per aprirsi la nuova unione o alleanza con SeL, gamba sinistra del partito democratico, indipendentemente dall’esito di questo percorso congressuale Abbastanza chiaro che se i presupposti sono questi, non c’è possibilità per la Federazione, e neppure per Rifondazione Comunista, di perseguire dei risultati anche minimi. Al risultato ottenuto in Campania da Ferrero dovevamo constatarlo: anni di governismo non potevamo cancellarle con poche settimane di campagna elettorale, e oggi abbiamo di nuovo prova delle problematiche politiche che regnano nel PRC Campano e che devono farci riflettere: nel nuovo Consiglio d'Amministrazione dell'Arin Spa, società per azioni che gestisce l’acqua campana, sono stati nominati il segretario regionale di Sinistra Ecologia e Libertà, Peppe De Cristofaro, e Domenico De Falco, membro di Rifondazione Comunista. Una scelta chiaramente contraria a un’intera battaglia politica per rimettere l’acqua in mano pubblica e che ha visto una netta contrapposizione da parte degli stessi comitati promotori per l’acqua pubblica campana.

Dobbiamo rivendicare l’alternatività strategica non solo al Partito democratico ma rispetto a tutti i settori burocratici del sindacato che stanno svendendo assieme alla classe padronale, da Pomigliano, i diritti dei lavoratori, rompendo quindi con tutti quei settori che da Patta fino a coloro ai quali lo stesso Patta si propone come alfiere (Epifani) hanno caratterizzato una fase politica di concertazione e di attacco ai diritti dei lavoratori.

Per quanto ci riguarda pensiamo che per mantenere aperta la questione comunista sia indispensabile preservare l’autonomia politica, culturale ed organizzativa dei comunisti e riteniamo profondamente in mala fede, coloro che pensano che si possa tenere aperta la questione comunista anche dall’interno di un più ampio partito della sinistra.

E’ chiaro che laddove il partito non serve alla società per la sua politica sciovinista, si apre la strada ad uno scoramento generale della qualità della sua militanza. Il dibattito nel partito coincide ormai, quando esiste, con quello del CPF, salvo eccezioni, e pertanto il CPF non elabora né le proposte politiche, che gli giungono dai circoli, né è capace, di conseguenza, di orientare il lavoro politico delle strutture territoriali e giovanili e di spingerlo fuori dall’impasse. Anzi di fronte all' arroganza classista dei padroni, in questo periodo storico, è triste constatare come i gruppi dirigenti del nostro partito continuino a galleggiare col solito politicismo, sprecando tempo nella costruzione dall’alto di contenitori che appaiono congegnati più per cancellare il nostro partito e l’esperienza dei comunisti in Italia, che per unire su contenuti e mobilitazioni vere, forze politiche e sociali diverse.

Certo esiste il lavoro del GAP, c’è stato il lavoro dei corsi di recupero, ma sono strumenti che servono come sostegno e non come sostitutivi al costante lavoro di consolidamento in un contesto dove aggregare non è sinonimo di consolidamento dell’organizzazione politica e militante, e che questa avviene con la consapevole discussione delle problematiche politiche all’interno dei circoli territoriali.

La rappresentazione dei bisogni sociali e culturali delle classi sfruttate, senza alcuna distinzione di sesso e di nazionalità, dovrà essere al centro di una strategia e di un programma minimo condiviso basato su una piattaforma anticapitalista (per la difesa del salario e dei posti di lavoro, contro la precarietà e per la democrazia sindacale) e antimperialista (contro le basi militari e le guerre imperialiste, per il ritiro delle truppe, a fianco della resistenza dei popoli oppressi e dei Paesi che resistono all’egemonismo americano). Un rinnovato progetto rivoluzionario per mettere insieme le nostre forze ed affrontare insieme un nuovo ciclo di resistenza, che ridia voce e motivazioni a chi è oppresso dalle difficoltà economiche e dal capitalismo.

Solo su questa base è possibile la sopravvivenza del nostro partito, che non può collocarsi in questa aperta lotta di classe in nessun altro modo se non con una politica di classe. Non vogliamo che le donne del pubblico impiego vadano in pensione a 65 anni e che mettano in discussione la tredicesima ai dipendenti statali non perché sorgono dei problemi costituzionali, lasciamo ai costituzionalisti questi problemi, ma perché questo è un attacco alle già precarie condizioni di chi lavora, è cioè un attacco con chiari contenuti di classe!

Passa non solo la peggiore finanziaria che si ricordi, ma pure gli attacchi ai diritti delle donne con la pensione a 65 anni e c’è chi discute che potrebbero non bastare più i 40 anni di contribuzione! Tutto questo passa mentre nessuno dice una parola, neppure noi, incapaci di attuare la minima denuncia a questo squallore, mentre i nostri rappresentanti istituzionali che sono anche i nostri rappresentanti politici sono impegnati a fare la quadra sul progetto dello Stadio Friuli!

Per costruire una concreta opposizione politica alla crisi del capitalismo, riteniamo, serve una linea fortemente alternativa a quella sino a questo momento praticata: una linea che rompa la subalternità strutturale nei confronti della sinistra moderata e che si liberi di quel politicismo che si è dimostrato incapace sia di rappresentare l’esigenza di liberazione dallo sfruttamento, sia di ottenere risultati concreti. (da l'appello dei Comunisti Uniti 2). Un politicismo che si è dimostrato incapace anche di costruire il partito e un fronte sociale con dei soggetti realmente presenti e coi quali poter lavorare sulla base di iniziative e proposte concrete, vedasi Socialismo 2000 e Sinistra e Libertà, mai presenti realmente ogniqualvolta il nostro partito si mobilitava, e noi come partito assolutamente escludenti verso delle iniziative alternative: è il caso dell’iniziativa in CGIL su Pomigliano dove è intervenuto anche un operaio delegato Fiom di Pomigliano e che ha visto una discreta partecipazione, ma non da parte dei membri della maggioranza di questa segreteria!

Le iniziative poi devono non essere fine a sé stesse, ma inserite in un progetto politico: pur essendo stata buona l’iniziativa del partito rispetto alla campagna di Israele, oggi non rimane nulla, e l’autunno caldo, dobbiamo essere consapevoli, abbiamo ancora la possibilità di prepararlo, non inventandoci nuovi mezzi ma usando quelli di cui disponiamo e che siamo capaci di gestire: dal presidio, all’iniziativa, ai volantinaggi.

Il circolo di Tarcento fa proprie queste istanze, salvaguardando l'identità comunista del PRC come chiaramente espresso nello statuto del Partito, ritiene d'altra parte che in mancanza di una linea politica chiaramente coerente con i dettami dello statuto, il Circolo debba autonomamente decidere le iniziative politiche da praticare sul territorio.

L'unità dei comunisti non è più rimandabile un esigenza chiaramente espressa non solo dalla base dell'arcipelago comunista ma,da diversi settori de l'impegno sociale, per questo vogliamo creare un laboratorio politico per costruire un nuovo e forte PARTITO COMUNISTA che faccia da argine alla reazione capitalista in difesa delle classi subalterne e delle elementari libertà a cui ogni popola della terra ha diritto.

www.comunistiuniti.it

Fonte

Condividi questo articolo su Facebook

Condividi

 

Ultime notizie dell'autore «Comunisti Uniti»

2927