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(20 Luglio 2010)
anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.contropiano.org
Non si ferma la protesta dei lavoratori Fiat per il mancato pagamento della parte variabile del premio di risultato e contro i licenziamenti politici: ieri scioperi a Mirafiori e alla Powertrain Stura dove un migliaio di operai è uscito in corteo. La fermata era unitaria e, secondo il sindacato, l'adesione è stata del 90%. A Mirafiori, invece, lo sciopero era in orari diversi: la Fiom aveva indicato dalle 9 alle 11, Fim, Uilm e Fismic le due ore di fine turno. I meccanici Cgil parlano di un'adesione del 70%, la Fiat del 23% e del 10 per quella di fine turno. Sciopero e corteo anche alla Marelli Sospensioni e alla Itca. Dopo Pomigliano, la Fiat ha scelto la strada dello scontro frontale sui diritti procedendo a sospensioni e licenziamenti di delegati e lavoratori iscritti alla Fiom. Ad un giovane impiegato delegato sindacale a Mirafiori è stata recapitata una lettera di licenziamento. Mentre a Melfi l'Azienda rifiuta di ritirare il provvedimento di sospensione a due delegati sindacali e ad un lavoratore, con la minaccia di passare nelle prossime ore al loro licenziamento. La Fiat considera inaccettabile che i delegati possano informare i lavoratori e contestino con lo sciopero gli aumenti dei carichi di lavoro (a Melfi in contemporanea al ricorso alla Cassa integrazione), al di fuori delle regole e degli accordi sindacali in vigore.
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