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Per i tre operai della Fiat

Per i tre operai della Fiat

(25 Agosto 2010) Enzo Apicella
Melfi. La Fiat licenzia tre operai, il giudice del lavoro li reintegra, la Fiat li invita a rimanere a casa!

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(Licenziamenti politici)

Cagliari: Conad licenzia un delegato

(9 Agosto 2003)

"Abbiamo avuto conferma che le sue condizioni di salute la rendono inidoneo allo svolgimento della quasi totalità delle mansioni che le sono state assegnate di addetto al magazzino": la Conad del Tirreno si affida a queste poche parole contenute in un anonimo telegramma (senza firma di un dirigente) per far sapere al dipendente e delegato sindacale Emilio Loi, cagliaritano 56enne, che è stato licenziato.

Per capire le motivazioni che hanno portato l'azienda di Pistoia a cancellare Loi dal proprio organico bisogna fare qualche passo indietro. Aveva un contratto a tempo indeterminato dal 1983, alla Coop. Con la cessione del ramo d'azienda, meno di tre anni fa era passato alla Conad.

Nel settembre dell'89 Loi è colpito da un infarto. La Coop lo destina all'ufficio merci. Passato alla Conad viene trasferito al cosiddetto "piazzale", preparazione e stoccaggio merci nel magazzino bevande di Sestu, pochi chilometri da Cagliari. Ha svolto questo lavoro per un anno e mezzo senza alcun problema, sino a che l'azienda non ha deciso di intensificare i controlli sanitari. Sottoposto a visite sempre più frequenti, fatte alla Asl e da cardiologi, il cui referto più recente lo dichiara "Idoneo al controllo merci preparate e alla gestione del piazzale di sosta, non idoneo permanentemente all'assemblaggio e alla movimentazione carichi".

Il responsabile dell'azienda in Sardegna, Michele Orlando dice che "Emilio Loi è un operaio preposto alla preparazione e assemblaggio merci, la motivazione del licenziamento è stata espressa molto chiaramente nel telegramma. Non potevamo dargli altri incarichi, e tanto meno potevamo trasferirlo in un ufficio dove abbiamo personale in esubero". Gli hanno offerto quasi 22 mila euro, un periodo di malattia e 4 anni di mobilità. Ma non ha accettato perché non sarebbe comunque arrivato all'età pensionabile e avrebbe avuto 4 anni scoperti.

In attesa dei risultati dell'impugnazione, Emilio Loi riflette sui guai della sua categoria: "I miei problemi sono quelli di tanti altri colleghi. Adesso, con la tendenza a dare in gestione i servizi a cooperative esterne, le aziende della grande distribuzione stanno tagliando sul personale. Chi resta è sottoposto a notevoli carichi di lavoro. Da noi esistono dei premi di produttività: ti incoraggiano anche economicamente se riesci a movimentare una media di 125 colli al giorno. Ma se non ci riesci, scatta la lettera di ammonizione".

Centro di documentazione e lotta - Roma

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