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Catena di supermercati USA elimina i prodotti made in Israel dagli scaffali; Arundathi Roy e altri intellettuali indiani aderiscono al BDS

(22 Luglio 2010)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.radiocittaperta.it

Marco Santopadre, Radio Città Aperta

22-07-2010/17:41 --- "Così come il boicottaggio internazionale fu efficace contro il Sudafrica dell'apartheid, siamo convinti che il boicottaggio potrà contribuire come forma di pressione internazionale nei confronti di Israele affinchè abbandoni finalmente la politica di oppressione ed espulsione della popolazione indigena basata sull'aggressione militare, la discriminazione legale e la persecuzione economica" è scritto nell'appello internazionale per la campagna BDS. "Noi vogliamo che l'India diventi un capitolo internazionale di questo movimento" affermano in una lettera alcuni intellettuali indiani tra cui la scrittrice Arundhati Roy. Nella lettera gli intellettuali indiani affermano di voler sostenere il diritto allo studio per i giovani palestinesi e di voler sospendere anche i contatti accademici e culturali con le diverse istituzioni israeliane.
E mentre il Parlamento di Israele si appresta ad approvare in via definitiva con il consenso di tutti i partiti sionisti una legge contro chi sostiene il boicottaggio, pochi giorni fa è giunta la notizia che il Consiglio di Amministrazione della Food Co-op di Olympia ha deciso di aderire al boicottaggio dei prodotti israeliani nei due supermercati del gruppo. Il CdA ha ottenuto il consenso alla sua proposta durante un'affollata assemblea dei soci che si è tenuta il 15 luglio scorso. Si tratta di una notizia importante, in quanto è la prima catena di supermercati negli Stati Uniti che decide di aderire esplicitamente alla campagna internazionale per il boicottaggio, il disinvestimento e le sanzioni (BDS) contro Israele. Il Consigliere Rob Richards ha spiegato: "La mia speranza è che, essendo i primi negli Stati Uniti ad adottare il boicottaggio, possiamo funzionare da catalizzatore perché le altre cooperative si uniscono. Ogni organizzazione che si unisce potrebbe avere solo un effetto piccolo sul quadro generale, ma goccia a goccia si riempie la vasca". Solo un prodotto israeliano sarà esente dal boicottaggio e continuerà ad essere commercializzato dalla Co-op: si tratta del "Peace Oil", una marca di olio d'oliva del commercio equo solidale prodotta dagli agricoltori palestinesi della Cisgiordania e della Galilea. Ha aggiunto Noah Sochet, socio della cooperativa: "Come cittadino statunitense ed ebreo sono orgoglioso di dire che la mia co-op non sostiene la sofferenza in Palestina".
La notizia della nuova adesione al boicottaggio è stata apprezzata in tutto il mondo, incluso all’interno dello Stato di Israele. "Rendo omaggio al grande lavoro della gente di Olympia", ha dichiarato Yonatan Shapira, un capitano israeliano dell'Aeronautica e co-fondatore dei Combattenti per la Pace interrogato nei giorni scorsi per aver dipinto delle scritto filo palestinesi sui muri del ghetto di Varsavia. "La decisione presa dalla Olympia Food Co-op è un passo importante verso una pace giusta per tutti coloro che vivono in Israele / Palestina. È anche un passo verso la responsabilità per l'omicidio di Rachel Corrie da parte di Israele".

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