">

IL PANE E LE ROSE - classe capitale e partito
La pagina originale è all'indirizzo: http://www.pane-rose.it/index.php?c3:o1870

 

Marzotto Vicenza: accordo padronato sindacati confederali sui licenziamenti!

Il testo dell'accordo Marzotto - Sindacati - Provincia di Vicenza

(20 Agosto 2003)

Dopo la chiusura di Manerbio, e il "ridimensionamento" di Nova Mosilana e della Filatura di Valdagno, l'accordo (firmato lo scorso 9 maggio) prevede il "ridimensionamento" del Finissaggio di Schio (con l'esubero di 169 operai su 287 e di 20 impiegati su 35) e il trasferimento del Copertificio di Schio in Lituania (con l'esubero di 19 operai su 27 e di 7 impiegati su 19).

Provincia di Vicenza - Verbale di Intesa

Il giorno 9 maggio 2003, presso la sede della Provincia di Vicenza e su convocazione dell'Assessorato al Lavoro dell'Amministrazione Provinciale di Vicenza, alla presenza dell'Assessore Dr. Alessandro Testolin, della Dr.ssa Matilde Mancini Direttore della Direzione Ammortizzatori Sociali del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali con l'assistenza del dr. Giorgetti Rodolfo e del Dr. Barbieri Mario di Italia Lavoro

si sono incontrati:

Per la Marzotto spa: Massimo Lolli, Ruggero Prandin;
Per l’Associazione Industriali di Vicenza: Pierpaolo Salamon;
Per FEMCA CISL: Siviero Mario;
Per UILTA UIL: Visonà Antonio;
Per FILTESA CGIL: Omenetto Renato;
Le RSU delle unità produttive di Schio tessuti e Schio coperte

Fra le parti è stata raggiunta la seguente intesa.

Premessa

Il settore tessile è un settore attraversato da dinamiche strutturali di contrazione e trasformazione del mercato. In particolare i comparti dei prodotti lanieri, in cui si concentra l'offerta di Marzotto spa, presentano caratteristiche di più elevata criticità, in relazione ai ridotti consumi per abbigliamento formale, all'incremento del prezzo delle materie prime, all'elevata competitività di prezzo sulla fascia media e bassa.
Lo scenario di mercato futuro non autorizza replicazione di consolidati modelli di business, per l'incertezza connessa alla evoluzione della domanda e per l'intensificazione della competizione dei Paesi Emergenti che offrono prodotti con qualità di anno in anno migliore a costi decisamente inferiori a quelli dei produttori tessili europei.

In questo quadro i volumi di produzione della Divisione Tessuti Marzotto e Lanerossi della Marzotto Spa, che ha sede a Valdagno (Vicenza) e stabilimenti a Valdagno (ciclo completo), a Manerbio (Brescia, solo fase di tessitura), a Schio (Vicenza, solo fase di finissaggio), a Brno (Repubblica Ceca, ciclo completo) hanno subito nel periodo 2001/2000 una contrazione pari a circa il 24% e una ulteriore contrazione nella misura del 13% nel periodo 2002/2001.
La consistente contrazione dell'attività ha determinato nel 2001 una redditività negativa per il settore tessile della Società, che è ulteriormente peggiorata nell'anno 2002.

Con l'obiettivo di migliorare la performance e di creare le condizioni per la generazione di redditività la Società ha disposto un piano di risanamento che, unitamente alla selezione, revisione, qualificazione e riposizionamento dell'offerta con progressiva uscita dal segmento dei prodotti a basso valore aggiunto, ha comportato il ridimensionamento strutturale della capacità produttiva ai ridotti volumi, con azioni, già concluse, di riduzione organico dello stabilimento di Filatura di Valdagno (Vicenza) e lo stabilimento di Nova Mosilana.
Per il sito di Manerbio si è proceduto alla cessazione della attività produttiva.
Per lo stabilimento di Schio / Finissaggio Tessuti è previsto il ridimensionamento dell'attività, con conseguente generazione di esuberi strutturali fra il personale operaio e impiegatizio.

La Marzotto opera altresì nel mercato delle coperte laniere attraverso la propria Divisione Coperte, con uffici e stabilimento a Schio (Vicenza).
Il mercato, peraltro assai ristretto e a prodotto indifferenziato, ha subito una significativa contrazione, e lo scenario futuro non autorizza stime di crescita, in ragione dello strutturale trend di sostituzione del prodotto coperta con il prodotto piumino che dal Nord Europa si espande verso le regioni del Sud.
In questo quadro la Divisione Coperte ha subito una contrazione dei volumi produttivi di circa il 50% nel 2002 rispetto al 2001, ed è stimata una ulteriore riduzione del 20% nel 2003 rispetto al 2002. Il risultato economico è stato negativo nel 2002 ed è stimato negativo per il 2003. Le performance pesantemente negative rendono urgente un intervento volto a creare le condizioni di riequilibrio dei conti economici, consistente nella riduzione dei costi di struttura (uffici) e nella cessazione dell'attività del copertificio sito a Schio, con il trasferimento della produzione presso la Controllata Litekas, sita in Repubblica Lituana, in ragione del differenziale di costo di manodopera essenziale per la competizione su prodotti indifferenziati. Tale intervento determina esuberi strutturali fra il personale operaio e impiegatizio.

L'intesa

Negli incontri svoltisi fra Direzione Aziendale, Assessorato al lavoro della Provincia di Vicenza, Organizzazioni Sindacali e Rappresentanze dei lavoratori della Divisione Tessuti Marzotto e Lanerossi e della Divisione Coperte le parti hanno acquisito ogni informazione utile alla conoscenza delle sopraccitate situazioni di crisi.
Le parti hanno convenuto sulla necessità di pervenire ad una intesa che miri a ridurre l'impatto sociale dei piani aziendali per le unità in crisi, a dilazionarne nel tempo gli effetti, a contribuire alla generazione di opportunità di ricollocazione sul territorio del personale in esubero, in collegamento con lo spirito e le metodiche di una politica attiva del lavoro, e in una condivisa e avvertita sensibilità alla gestione congiunta delle ricadute occupazionali dei processi di crisi e di ristrutturazione di impresa.

Con tali finalità e intenti le parti presenti all'incontro odierno, approfonditi i requisiti tecnici previsti dal DM 18.12.2002 n° 31826 pubblicato sulla GU n° 32 dell'8.2.2003, ritengono che l'azienda possa presentare richiesta di cassa integrazione straordinaria per crisi aziendale per l'unità produttiva di Schio / Finissaggio Tessuti e richiesta di cassa integrazione straordinaria per crisi aziendale e per cessata attività per l'unità produttiva di Schio / Coperte. Tali interventi si inseriscono in un piano normativo e operativo di seguito specificato per ciascuna unità produttiva in crisi.

Stabilimento di Schio / Finissaggio Tessuti

Lo stabilimento di Schio riduce la propria capacità produttiva da circa 7 milioni di metri a circa 2 milioni di metri a modello produttivo costante.
In conseguenza di ciò si determina un esubero strutturale di 20 impiegati e 169 operai su un organico, alla data odierna, di 35 impiegati e 287 operai.
Per 13 impiegati e per 26 operai è previsto il collocamento in mobilità di accompagnamento alla pensione; tale numero potrà incrementarsi dei lavoratori con accesso volontario alla mobilità al momento del perfezionamento della presente intesa; per 7 impiegati e 143 operai, al lordo delle predette mobilità volontarie, è prevista la collocazione in cassa integrazione straordinaria per crisi aziendale a zero ore senza rotazione per dodici mesi.
L'identificazione dei lavoratori da collocare in cassa integrazione straordinaria avverrà in ragione dei seguenti criteri in ordine di priorità:

1. criterio tecnico organizzativo legato alla famiglia professionale di appartenenza;
2. personale che accede alla mobilità di accompagnamento alla pensione al termine del periodo di CIGS;
3. personale volontario per opzione non fruibile separatamente di cigs e mobilità;
4. minore anzianità aziendale fra gli appartenenti alla medesima famiglia professionale;
5. carichi familiari per lavoratori con uguale anzianità aziendale.

Nel periodo di cassa integrazione straordinaria il personale potrà, dietro formalizzata richiesta presentata alla Direzione, accedere alla mobilità volontaria, con riguardo al carattere di ricollocazione che la mobilità riveste secondo quanto previsto dal sopraccitato decreto DM 18.12.2002 n° 31826, fino ad un tetto massimo che sarà deciso con successivo accordo tra le parti. Al personale collocato in mobilità volontaria ovvero per accesso al trattamento pensionistico, verrà erogato un incentivo all'esodo, riproporzionato all'orario di lavoro, previa sottoscrizione del verbale di conciliazione in sede sindacale.

Il piano di gestione degli esuberi strutturali, di seguito riportato, è inteso a favorire e supportare la ricollocazione sul territorio. In conformità alla natura e alla regolamentazione della cassa integrazione straordinaria per crisi aziendale NON per cessata attività l'azienda è impegnata a ricollocare 20 unità nella Società del Gruppo, in corso ovvero al termine della CIGS.

Divisione Coperte

In considerazione delle ragioni sovra esposte la Società ha disposto la riduzione dei costi di struttura (uffici) e la cessazione dell'attività di lavorazione del Copertificio sito a Schio.
La produzione viene trasferita presso la Controllata Liteksas, sita in Repubblica Lituana.
L'attuazione di tali interventi determina un esubero strutturale di 7 impiegati e 19 operai, su un organico, alla data odierna, di 19 impiegati e 27 operai.
5 impiegati e 4 operai verranno collocati in mobilità di accompagnamento alla pensione; i restanti 2 impiegati e 15 operai di produzione verranno collocati in cassa integrazione straordinaria per crisi aziendale e per cessata attività produttiva della durata di 12 mesi a zero ore senza rotazione.
il personale n cassa integrazione straordinaria potrà, dietro formalizzata richiesta presentata alla Direzione, accedere alla mobilità volontaria, con riguardo al carattere di ricollocazione che la mobilità riveste secondo quanto previsto dal sopraccitato decreto DM 18.12.2002 n° 31826.
Il piano di gestione degli esuberi strutturali, di seguito riportato, è inteso a favorire e supportare la ricollocazione sul territorio. Al termine del periodo di CIGS il personale residuo in CIGS verrà collocato in mobilità. Al personale collocato in mobilità verrà erogato un incentivo all'esodo, riproporzionato all'orario di lavoro, previa sottoscrizione del verbale di conciliazione in sede sindacale.

Piano di gestione degli esuberi

La finalità del piano di gestione degli esuberi è di contribuire alla generazione di opportunità di ricollocamento sul territorio a beneficio del personale in esubero delle unità produttive di Schio / Finissaggio Tessuti e Schio / Copertificio, attraverso la ricognizione della domanda locale di professionalità, la creazione di eventi e processi (anche outplacement) finalizzati all'incontro fra domanda locale e professionalità disponibili, la realizzazione di programmi di orientamento e formazione delle competenze richieste dal mercato del lavoro, l'adozione di forme di incentivazione per il personale con caratteristiche personali che ne rendono meno agevole il ricollocamento.

Un organismo permanente composto dall'Azienda, le Organizzazioni Sindacali, l'Assessorato al Lavoro della Provincia di Vicenza, l'Assessorato al Lavoro e Formazione della Regione Veneto, il Ministero del Lavoro con assistenza di Italia Lavoro, l'Associazione degli Industriali di Vicenza, procederà alla definizione e attuazione delle azioni, controllandone l'avanzamento e i risultati.

Le azioni previste dal piano sono così definite:

- Attività di raccolta, ricognizione e integrazione della domanda e offerta di lavoro locale;
- Attivazione di programmi di orientamento e formazione, previa analisi delle professionalità del personale in esubero da confrontare con i fabbisogni professionali del territorio;
- Offerte di lavoro per posizioni che si rendono vacanti in Società del Gruppo;
- Mobilità volontaria;
- Incentivi all'esodo;
- Fondo incentivazione, da gestire congiuntamente fra azienda e organizzazioni sindacali e destinato al personale con caratteristiche personali che ne rendono meno agevole il ricollocamento.

Le parti sono impegnate ad attivare tempestivamente le procedure di mobilità e di esame congiunto per la domanda di CIGS previste dalla presente intesa.


Letto, confermato e sottoscritto

L'azienda
L'Associazione Industriali di Vicenza
L'Assessorato al Lavoro della Provincia di Vicenza
Ministero del Lavoro
Le RSU
Le OSS

Condividi questo articolo su Facebook

Condividi

 

Ultime notizie del dossier «La crisi del gruppo Marzotto»

19121