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Iraq

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(12 Agosto 2010) Enzo Apicella
Dopo numerosi rinvii, sembra che gli Stati Uniti rispetteranno i tempi previsti per il ritiro delle truppe dall’Iraq

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(Iraq occupato)

Falluja come Hiroshima. Dopo l'attacco USA aumento esponenziale di tumori e mutazioni genetiche

(24 Luglio 2010)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.radiocittaperta.it

Marco Santopadre, Radio Città Aperta

24-07-2010/14:15
--- Nella città irachena, oggetto nel 2004 di un bombardamento statunitense durato parecchi giorni durante il quale l’esercito occupante ha usato armi al fosforo bianco e all’uranio impoverito, il numero dei tumori é cresciuto di ben 4 volte. Lo afferma uno studio epidemiologico condotto da Malak Hamdan e Chris Busby, dell'università dell'Ulster (Irlanda del Nord) e recentemente pubblicato sull'International Journal of Environmental Studies and Public Health di Basilea. I due scienziati sono entrati in oltre settecento case e hanno intervistato più di 4mila cittadini di Falluja all’interno di una ricerca durata mesi e hanno appurato che in moltissime famiglie negli ultimi anni sono nati bambini con malformazioni genetiche anche molto gravi, come ha documentato anche la emittente pubblica britannica BBC. Dalle ricerche dei due studiosi emerge che le tipologie di cancro insorte tra i cittadini di Falluja sono simili a quelle dei sopravvissuti di Hiroshima che erano stati esposti alle radiazioni della bomba atomica sganciata anche in quel caso dagli statunitensi. Confrontando il tasso di insorgenza del cancro dei cittadini di Falluja con la popolazione di Egitto e Giordania, i ricercatori hanno scoperto che a Falluja la presenza di leucemia é di 38 volte superiore e quella del cancro al seno 10 volte superiore. A ciò si aggiunge un significativo aumento dei linfomi e dei tumori cerebrali negli adulti. Due dei dati più inquietanti dello studio sono la crescita di 12 volte dei tumori infantili dal 2004 e la mortalità infantile all'80%. In Egitto, questo parametro arriva al 19%, in Giordania al 17% e in Kuwait (il territorio più vicino all’Iraq) solo al 9,7%. Quello che spinge gli autori a credere fortemente che si tratti della conseguenza dell'esposizione a radiazioni é anche lo squilibrio nelle nascite tra maschi e femmine. In condizioni normali, ogni 1.050 maschi nascono 1000 femmine. A Falluja invece, ogni 1000 femmine, a partire dal 2005 sono nati solo 860 maschi. ''Il rapporto dei sessi é un indicatore ben conosciuto di danno genetico - ha chiarito Busby - e questo dipende dal fatto che le femmine hanno un doppio cromosoma X e possono permettersi di perderlo se é geneticamente danneggiato, mentre i maschi invece non possono''. La stessa situazione si era verificata nei bambini nati a Hiroshima dopo il 1945.
"Questo è un risultato straordinario ed allarmante", ha denunciato il Dott. Busby, che oltre ad essere Professore ospitato presso l'Università di Ulster è anche Direttore Scientifico del ‘Green Audit’, una organizzazione indipendente di ricerca ambientale. Ha aggiunto: “Per produrre un effetto come questo, alcune maggiori esposizioni che inducono mutazioni genetiche devono essere avvenute nel 2004, quando si sono verificati gli attacchi. Abbiamo bisogno urgentemente di scoprire qual è stato l'agente. Anche se molti sospettano l’uranio, non possiamo esserne certi senza ulteriori ricerche e analisi indipendenti dei campioni della zona". Da parte sua Malak Hamdan, che ha organizzato il progetto ha dichiarato:"Siamo finalmente in grado di supportare le denunce con alcune conferme di natura scientifica. Forse adesso la comunità internazionale si sveglierà".

www.radiocittaperta.it

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