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Per i tre operai della Fiat

Per i tre operai della Fiat

(25 Agosto 2010) Enzo Apicella
Melfi. La Fiat licenzia tre operai, il giudice del lavoro li reintegra, la Fiat li invita a rimanere a casa!

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Corteo in difesa dell'operaio licenziato - Termoli Lo Slai-Cobas «insorge» e sfila per le vie della città per ribadire che il provvedimento nei confronti di Musacchio non verrà accettato

(26 Luglio 2010)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.slaicobas.it

Domenica 25 Luglio 2010 18:41
Antonella Salvatore

TERMOLI «È un licenziamento politico, quello di Giovanni Musacchio. Noi non ci stiamo». Lo hanno urlato ieri pomeriggio a Termoli i numerosi sindacalisti dello Slai-cobas del Molise e di Pomigliano d'Arco durante il corteo che ha attraversato le vie della città. In 40 con un autobus sono arrivati dallo stabilimento campano per prendere parte alla protesta contro il provvedimento punitivo della Fiat di Termoli nei confronti dell'operaio dello Slai-Cobas, ritrovatosi senza lavoro dopo aver preso parte ad una manifestazione davanti l'impianto automobilistico napoletano.

Alla manifestazione organizzata a Termoli il primo ad arrivare è stato Giovanni Musacchio e, nell'arco di breve tempo, è stato raggiunto da diversi consiglieri regionali di centro sinistra come Danilo Leva, segretario del Pd, Michele Petraroia, Mauro Natalini di Sinistra e Libertà, gli esponenti del centro sinistra termolese, tra cui diversi consiglieri comunali di minoranza. Il corteo dei manifestanti, scortato da un imponente servizio d'ordine tra Polizia e Carabinieri, con striscioni in mano, ha gridato amarezza ma anche disappunto per la politica intrapresa dall'azienda in quest'ultimo periodo con il licenziamento di vari lavoratori. Secondo quanto dichiarato da Musacchio la motivazione del suo licenziamento è dovuta al «mancato avviso al suo superiore del giorno di permesso per assistenza familiare di cui avrebbe usufruito il giorno successivo». Tra i presenti anche Stefano Musacchio, lo zio di Giovanni, sindacalista dello Slai-Cobas oggi in pensione licenziato dalla Fiat di Termoli per aver affisso la bandiera della pace all'interno dell'impianto e successivamente reintegrato. Due i ricorsi in fase di preparazione: uno del lavoratore ed un secondo potrebbe essere preparato in sintonia con lo Slai-Cobas di Pomigliano d'Arco. Mercoledì prossimo la protesta di sposta davanti Montecitorio.

www.iltempo.it/molise
25/07/2010

www.slaicobas.it

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