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Il sogno

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(15 Ottobre 2010) Enzo Apicella
Il 16 ottobre manifestazione nazionale dei metalmeccanici Fiom contro la "medicina Marchionne"

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SITI WEB
(Call center e lotta di classe)

Gatto selvaggio - foglio di resistenza degli operatori dei call-center Telecom (e non solo)

numero 7 - agosto, 2003 – a cura della FLMU-CUB Sicilia

(29 Agosto 2003)

solo le macchine non protestano mai ...e tu non sei una macchina

NUOVE ILLEGALITÀ

Ho tra le mani i turni dell’Aot di Palermo per i primi 15 giorni di settembre.
I colleghi (e le colleghe) di Palermo lavorano fino a mezzanotte, passano buona parte della nottata alle prese con improbabili guasti di insonni nullafacenti che hanno scambiato il “187” per un “166” gratuito.
Cenano velocemente con un panino rinsecchito, in attesa di ritornarsene a casa in un orario in cui non ci sono mezzi pubblici e in cui è poco raccomandabile starsene in giro da soli.
Una volta a casa devono magari farsi una doccia, scambiare qualche parola con i familiari, dormire… sognando l’ora di fila in auto per raggiungere l’indomani, di nuovo il posto, di lavoro.
Perfino il governo Berlusconi (che non è molto disponibile nei confronti dei lavoratori) lo scorso 8 aprile con un decreto legge – che recepisce una normativa europea - ha ritenuto che comunque dovesse essere garantito ai lavoratori un periodo di almeno 11 ore continuative di riposo nelle 24 ore.

Ma pare che le leggi (anche quelle di un governo amico) non siano particolarmente note in Telecom o, se lo sono, sono degli inutili orpelli da eludere.

Guardiamo allora i turni di cui parlavamo prima, c’è perfino un modulo (per i profani un gruppo di lavoro) in cui per ben tre volte in 15 giorni si smonta alle 24 e si ricomincia alle 9 del giorno dopo.
Si sa, i turni li elaborano le macchine, e una stupida macchina che ne può sapere delle leggi dello Stato …e delle esigenze delle persone.
Ma i dati nelle macchine li inseriscono gli uomini.
In questo caso qualche tronfio capetto che, o per ignoranza, o perché “ci ha provato” dovrà rifare daccapo il lavoro.
Speriamo che questa volta la macchina si sfasci è lui – il regista - passi la notte in bianco a tentare di far quadrare le “esigenze dell’Azienda” con le esigenze dei lavoratori tutelate dalle norme vigenti.
Chi invece continuerà a dormire sonni tranquilli sono gli amici (dell’azienda) con potere di contrattazione, controllo e… firma.
Sarebbe troppo pretendere da questi “rappresentanti dei lavoratori”, la prossima volta che contrattano turni e orari, un pò più di “professionalità” e un pò più di attenzione?

...E VECCHIE ILLEGALITÀ

Scartabellando fra le vecchie carte mi è capitata tra le mani una sentenza di qualche anno fa.
Siamo nel 1994.
C’è ancora la Sip che aveva contestato un lavoratore perché non aveva ottemperato all’obbligo contrattuale di informare preventivamente l’Azienda stessa prima di allontanarsi da casa durante la fascia di malattia.
Le giustificazioni del lavoratore (si era recato presso una struttura ospedaliera per un controllo) erano servite a giustificarlo nei confronti del medico fiscale e dell’Inps ma non avevano soddisfatto l’Azienda che appunto pretendeva di dover essere avvertita preventivamente di tutti gli spostamenti del lavoratore ammalato.
Ebbene, il giudice del lavoro di Caltanissetta (la sentenza è a disposizione di quanti ce la chiederanno) considerando l’articolo del contratto a cui Sip si appellava “vessatorio” e tale da introdurre “un trattamento più sfavorevole” rispetto alla legge lo annullava, annullando di conseguenza il provvedimento.

Sono passati 9 anni, la Sip è diventata Telecom e quell’articolo dichiarato da una sentenza di un giudice nullo “per contrasto con la disciplina legale inderogabile” continua a far bella mostra di se nei contratti che via via sono stati successivamente firmati (lo trovate al punto 7 dell’art.36).

In nove anni non c’è stato nessuno fra i tanti firmatari di contratti, accordi e normative che si sia accorto che quello che stava firmando era peggiorativo rispetto alla legge e perfino dichiarato illegittimo da un giudice.
Sarà stata, anche questa volta, scarsa “professionalità” o complice collusione?


NOVITÀ

Sul numero scorso denunziavamo la pretesa aziendale di far “logare” gli operatori tecnici con matricola commerciale.
Un capetto di quelli più “bravi” ha voluto dare una “lezione” ai lavoratori riottosi e non gli è parso vero di mettere in piedi una trappola che disgraziatamente gli si è ritorta contro.
Dopo aver fatto chiedere in giro se ci fosse qualcuno “disponibile” a aderire alle richieste dell’Azienda e aver raccolto solo “indisponibilità”, trasformando - con un gioco di prestigio - la richiesta di disponibilità in disposizione aziendale, ha cercato di contestare i lavoratori dell’intera Aot di Caltanissetta “per essersi rifiutati di ottemperare – appunto - a una disposizione aziendale”.
Ma ha voluto strafare e (o perché ignorante della materia, o perché male consigliato) ha allestito dei processi sommari con tanto di testimone e verbale ...ovviamente illegittimi e in contrasto con quanto la legge prescrive in fatto di provvedimenti disciplinari.

Per ora si è guadagnato una denuncia all’Ufficio del Lavoro, e l’attenzione dell’Avvocato del Sindacato.

Staremo a vedere come finirà. In attesa stiamo ancora aspettando che l’Azienda ci dimostri che non è vero che il cambiare matricola serve solo a fini statistici per permettere a qualche dirigente di incassare il “meritato” premio utilizzando risorse di altre linee e di altri reparti.


la tua organizzazione del lavoro è perfetta, i tuoi strumenti di controllo efficaci, i tuoi capi efficienti, ma hai un difetto: hai bisogno dell’uomo. E l’uomo ha un difetto: PENSA!


un grazie di cuore a quanti hanno salutato con parole affettuose il ritorno di questa paginetta - purtroppo essendo vecchio e pigro “Gatto selvaggio” ha bisogno di essere “stimolato” …e gli stimoli sono le vostre denunzie e i i vostri commenti - ne aspetto a decine sulla casella postale:
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Gatto selvaggio

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