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Comune di roma – canili comunali. Ritirati i 112 licenziamenti collettivi

Accordo firmato alla regione lazio il 6 agosto tra A.V.C.C.P. e Cgil Cisl Usi Ait

(7 Agosto 2010)

Dopo le mobilitazioni a Luglio in occasione delle iniziative sul Bilancio Comunale di Roma del 2010, dove su spinta autorganizzata di lavoratori e lavoratrici assieme ai movimenti di lotta e sindacali, era passato un Ordine dl giorno collegato al Bilancio sulla salvaguardia dei posti di lavoro e quella salariale (arretrati di due mesi già maturati di salario non pagato), il 6 agosto 2010, alla Regione Lazio è stato firmato un verbale di accordo tra l’Associazione Volontari Canile di Porta Portese ONLUS (Avccp), che ha gestito l’affidamento del servizio, le OO.SS. CGIL F.P., la FISASCAT CISL e la Usi Ait, nel quale l’AVCPP ha ritirato i 112 licenziamenti collettivi, per riaprire in sede aziendale una nuova fase di negoziazione.

Le OO.SS. hanno così ritirato lo stato di agitazione proclamato mesi fa, anche in base ad un accordo ulteriore siglato tra le parti, nel quale in caso di eventuali difficoltà del Comune di Roma, titolare del servizio, di ripristinare le risorse finanziarie ed economiche sufficienti a garantire servizio e salari per tutti e tutte, compresi i precari (11) attualmente utilizzati nelle 4 sedi dei Canili comunali di Roma, si attiveranno anche con l’ausilio della stessa Regione Lazio per il superamento delle criticità sia di natura occupazionale sia per le questioni delle attività di gestione, facendosi parte attiva con l’Ente Locale Comune di Roma.

Si è ottenuto anche l’impegno in sede di confronto alla Regione Lazio, da parte di Avcpp, di onorare il pagamento ad agosto dei mesi di salario non corrisposto al personale per i mesi di maggio e giugno, anche a seguito della presentazione del D.UR.C. (Documento Unico di Regolarità Contributiva) e allo sblocco di alcune fatture bloccate dalla Ragioneria Generale del Comune di Roma.

Un risultato positivo, su una lunga lotta, una vertenza sindacale e di rilievo politico su un servizio importante per la città di Roma, che ha impegnato le OO.SS. presenti e ha visto un ruolo da protagonisti autorganizzati-e nelle lavoratrici e nei lavoratori, che con l’assemblea dei lavoratori-trici dei canili ha dato un chiaro segnale di unità d’azione e di costruzione di rapporti di forza nel luogo di lavoro, oltre che di impulso al movimento cittadino che per oltre un mese ha tenuto banco in città, aggregandosi con i movimenti di lotta per il diritto all’abitare, molte altre situazioni di lavoro in mobilitazione sia dipendenti del Comune sia di aziende capitoline, di cooperative sociali e di enti con affidamenti pubblici, con una forte presenza dei sindacati di base e autorganizzati.

In questo contesto, una importante funzione di collegamento e di presenza lo hanno svolto le rappresentanze sindacali aziendali e i coordinamenti Usi Ait, che non si sono risparmiati in questa situazione di mobilitazione cittadina unitaria, con percorsi di lotta e di proposta condivisi e mettendo a disposizione le agibilità sindacali conquistate sul campo e l’esperienza maturata in questi anni.

La strada è ancora lunga, sulla questione specifica dei canili comunali e di chi ci lavora, come sul piano generale cittadino sulla piattaforma di rivendicazioni comune, però questo ulteriore risultato di fermare licenziamenti collettivi e riaprire fasi di confronto per la questione salariale, occupazionale e del servizio pubblico, è di buon auspicio per la prosecuzione delle lotte, così come lo è stato la scorsa settimana il ritiro della procedura dei licenziamenti e lo sblocco del pagamento di salari arretrati, con accordi firmati sempre alla sede della Regione Lazio, anche in questo caso dalle strutture della Usi Ait, di Cgil e Cisl, per la Comunità Capodarco di Roma Onlus

7 agosto 2010

A cura della Unione Sindacale Italiana Usi Ait

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