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Tagliano tutto ma a Vibo Valentia si moltiplicano le poltrone

(10 Agosto 2010)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.comunistiuniti.it

Tagli, tagli e ancora tagli, per gli impiegati pubblici, per gli insegnanti, per i ricercatori, un taglio netto, cosi come la falce miete il grano, l’attuale governo ha mietuto le speranze della classe debole e più numerosa italiana; ha provato a toccare anche gli enti locali, facendo balzi e tarantelle passando per grandi contraddizioni nella loro maggioranza e stretta nella morsa della lega e di FINI, il governo nazionale è quasi al capolinea. Niente di nuovo, tutto vecchio come la politica di Berlusconi impiantata su vecchie logiche mediatiche e vecchie proclamazioni.

Nella città di Vibo, però, qualcosa stava cambiando……

Un sindaco “nuovo”, di una famiglia nuova e “estranea” alla politica, con idee “nuove” con persone “nuove” soprattutto, nuova gente “mai” vista in aula consiliare (senza ex vice sindaco), tutti giovani consiglieri di famiglie “nuove” che hanno dato una svolta al vecchio modo di fare politica. Ahinoi però….tutti figli di ex politici, sindaci assessori consiglieri ecc. Questa svolta ci hanno propinato, il cambiamento, il nuovo che avanza, su basi che ricordano la politica degli anni 50: CLIENTELARISMO. Basato sulla sola occupazione dei posti di potere. E poi? Chi governa?

Non importa, l’importante è esserci, occupare potere, poi a governare ci si pensa dopo, l’importante è esserci, nel nucleo industriale, nelle strutture regionali, il governo della città è solo un trampolino di lancio per l’occupazione delle poltrone. Questo è il cambiamento, il nuovo. Ma se la maggioranza nazionale di governo ha un uomo “capace” di fare, ahinoi, il brutto e il cattivo tempo con il proprio carisma e la sua verve, qui a Vibo non c’è nessun Berlusconi che può salvare, la fragile maggioranza comunale del centrodestra, che inizia a risentire le contraddizioni di un partito fondato sul nulla, che ha svenduto quel poco della storia della destra moderna italiana al “padron” Berlusconi.

Ma dicevamo, a Vibo Valentia nessun Berlusconi può salvare questa fragilissima maggioranza, inabile al governo della città, che quando vi è un problema da affrontare lo affronta alla “radice”, vedi la vicenda del mercato generale, senza nessuna logica di pensiero al futuro; sebbene vi siano tra voi punte d’eccellenza, che possiamo contare sul palmo di una mano, e, sebbene l’inesperienza può anche essere considerata, a volte, non come un male, ma come un elemento positivo, poiché può portare novità nel governare, CARO SINDACO e cari consiglieri di maggioranza vi manca STABILITA’, PROGRAMMAZIONE, CONCRETEZZA e NOVITA’.

Agli occhi dei cittadini invece vi è la nomina di un vostro assessore a capo struttura, tra l’atro un assessorato importantissimo in questi anni in cui vi è un nuovo modo d intendere la pianificazione urbanistica, cosa che sicuramente saprete poiché conoscerete la legge 19/2002 della regione Calabria che vede il territorio verde come pezzo attorno al quale edificare, e non viceversa; niente in contrario ad avere più cariche, è legittima l’ambizione per tutti, ma ci si sarebbe aspettato un minimo di responsabilità in più da parte del sindaco, essendo la delega all’urbanistica delicata e che necessità di una presenza costante sul territorio appunto.

L’ultimo gingillo è infine l’aumento del numero degli assessori. Ma com’è possibile? Vi riducono lo stipendio, ottima cosa e plauso al governo centrale che lo ha fatto, anche se i veri tagli purtroppo arriveranno solo dalle prossime legislature come per esempio il taglio dei consiglieri comunali, tagliano agli enti locali per milioni di euro, vi è un momento di crisi internazionale, e voi aumentate il numero degli assessori? Per quale motivo?

Vorremmo avere da voi una motivazione politica per l’undicesimo uomo in campo. Siete in carica da più tre mesi e non abbiamo ancora visto il nuovo che avanza di cui dovevate essere portatori. Motivazioni politiche sappiamo che non ne arriveranno da parte vostra anche perché sappiamo che l’undicesimo giocatore serve come contentino a questa o a quell’anima del PDL o dell’UDC. UDC che al governo nazionale occupa una posizione ambigua, un po’ opposizione e un po’ niente di niente, mentre in questa città è in maggioranza. Ma la coerenza, si sa, non è da tutti.

Caro sindaco e cari consiglieri di maggioranza, caro Daffinà (uomo di destra e di sinistra per tutte le stagioni), siete tanti, la vostra maggioranza nel momento dell’elezione era numerosa, avete i numeri ed il tempo dalla vostra parte. Allora governate perché per quello siete stati eletti. Qualora non vi sentiate di far questo fatevi da parte, accantonate le vostre, seppure brevi esperienze politiche, prima di continuare a far danni, perché a questo punto, sull’onda di questi primi cento giorni di “buon” governo, preferiremmo più un commissario prefettizio che la vostra inabilità politico-amministrativa.

www.comunistiuniti.it

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