Stato e istituzioni :: Il quarto governo Berlusconi

Bossi si scopre impaludato

(12 Agosto 2010)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.operaicontro.it

Egregio direttore di Operai Contro Indicando con decisione le elezioni, Bossi tenta di tamponare l’emorragia di voti che anche la Lega ha subito alle ultime elezioni. Mostrarsi decisi al proprio elettorato per convincerlo a votare ancora Lega, ma gli han già voltato le spalle in tanti, a partire proprio da quegli allevatori che avevano avuto un ruolo propulsivo nelle crescita della Lega.
Tanti bottegai che hanno chiuso e piccoli imprenditori in bilico, accalappiati con promesse da baraccone, hanno scoperto nella quotidianità, che il mercato e la concorrenza non possono essere sostituiti dalle chiacchiere di un saltimbanco, assecondato da un manipolo di profittatori.
Bossi chiede la testa di Fini, “Berlusconi doveva cacciarlo subito” dice.

Per stare nella nidiata di Roma ladrona, Bossi non ha mai trovato niente da ridire che, con le leggi ad personam, Berlusconi ha evitato di farsi processare. Bossi inciuciato con Berlusconi, ora chiede la testa di Fini. I finiani a loro volta chiedono un vertice di maggioranza altrimenti “si aprirà una crisi istituzionale”.
Bossi e Berlusconi pensavano di essere gli unici ad avere sempre il “ricattino” pronto.
“Dobbiamo andare al voto perché siamo in una palude”, afferma Bossi. Pensava di essere il re del nord, invece scoprendosi in una palude, si scopre semmai il re dei rospi.
Da Cisterna di Latina un saluto a Operai Contro

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